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STUDIO, CRESCITA E CONDIVISIONE: LO STAGE DI ENDURANCE AL C.E.F. LASCIA IL SEGNO

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Con questi tre vocaboli Arianna Bonanno, referente in seno alla FISE dipartimento endurance Promozione e Sviluppo Agonistico, ha riassunto lo stage che si è concluso oggi all' impianto sportivo equestre di Rocca di Papa - Pratoni del Vivaro, il CEF (Centro Equestre Federale).


"Sono molto soddisfatta della riuscita dello stage", - continua la Bonanno - "non potevo ambire ad un incarico migliore di questo e più aderente alla mia persona, ovvero quello che mi porta ad occuparmi della formazione soprattutto dei giovani.

Amo seguire il percorso di crescita delle amazzoni e dei cavalieri che si interessano alla formazione. Essi con facilità, ci lasciano centrare i nostri obiettivi principali, ovvero far sì che la scuola di equitazione, di endurance nella fattispecie, possa parlare una lingua unica e univoca nel nostro paese.

L'idea è quella di gettare basi solide che ci proiettino in Europa con ancora più enfasi.

Oggi, forti anche dei risultati ottenuti fuori confini, possiamo dire che la strada intrapresa è quella giusta, a volte in salita, spesso in pianura e in futuro probabilmente in discesa".


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Le redini dello stage erano nelle salde mani di esperti del settore endurance come Daniele Serioli (Tecnico Federale III livello Endurance) e Marco Giagnori (medico veterinario) nonché dalla citata Arianna nella duplice veste di coordinatrice dei lavori e relatrice.


Arianna Bonanno, Marco Giagnori e Daniele Serioli
Arianna Bonanno, Marco Giagnori e Daniele Serioli

14 i cavalli presenti allo stage più 5 uditori per una totalità in rappresentanza di Lazio, Puglia e Sardegna.

La platea era eterogenea e con vari livelli di esperienza ma con un comune denominatore identico, ovvero la voglia di migliorare, conoscere, confrontarsi.

Presenti allo stage atleti con esperienze regionali e colleghi con competenze apprese anche su campi all'estero ma tutti insieme per crescere.

Si sono susseguiti lavori molto dinamici tra teoria e pratica con un ultimo giorno caratterizzato da una vera e propria simulazione di gara.

I cavalli sono stati divisi in due gruppi in base alle citate abilità conquistate sui vari campi in passato ed hanno affrontato le fasi contemplate da una competizione.

Insomma, complice la splendida cornice dei Pratoni del Vivaro e un bel sole, i due giorni di stage sono scivolati in maniera serena e assolutamente costruttiva a riprova che passaggi del genere sono obbligati nella vita sportiva di un cavaliere.



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Frequentare tali corsi/stage sicuramente rappresenta un grande valore aggiunto per la crescita di un atleta di qualunque disciplina equestre, motivo per il quale sono tutti esortati a partecipare ai prossimi appuntamenti che FISE e Sportendurance non mancheranno di pubblicizzare al meglio.





Per il resto, foto della consegna dei diplomi e immagini presenti sui social,

parlano da sole.

 
 
 

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