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GHIACCIO NELL'ARIA, SOLE NEL CIELO: TRAVAGLIATO SCALDA E CONQUISTA TUTTI

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Due giornate gelide ma limpide, con un sole capace di illuminare ogni metro di percorso; Travagliato ha accolto così i tanti binomi arrivati da 14 diversi paesi del mondo e da tutta Italia per un weekend di grande endurance, regalando emozioni, sfide serrate e finali in volata che hanno scaldato il pubblico nonostante le temperature invernali.

Atmosfera impeccabile all'Endurance Franciacorta 2025 che assegnava anche i due titoli per l'Ambassador Challenge.

Organizzazione solida e cavalli in grande forma, hanno fatto da cornice a un evento che ha confermato ancora una volta la centralità di Travagliato nel panorama dell'endurance internazionale.

A supporto di quanto detto, oltre alla presenza del gotha dell'endurance italiano, in provincia di Brescia, tra le firme del diario di bordo spiccavano anche nomi illustri dell'endurance mondiale, per citarne un paio lo spagnolo Jaume Punti Dachs e la francese Virginie Atger.

"Vedere Virginie galoppare davanti a me e osservarla in sella, è stato emozionante", afferma la sempre più appassionata Ita Marzotto che continua - "Ho cercato di starle dietro più tempo possibile per carpirle tecniche e segreti per poi metterli a punto nelle mie gare. Ogni gara significa crescere, conoscere e migliorare. Amo sempre di più questo sport".

Il giudizio complessivo è stato unanime, promozione e pieni voti per Endurance Franciacorta e per il suo comitato organizzatore capitanato dalla maratoneta Cesarina Ciocchi, chiamata alle armi soltanto 20 giorni prima dell'evento che le è stato riallocato dopo il forzato forfait della gara di Arezzo.


Ma veniamo alla gara


CEI3* 160 km – Il sigillo cileno di Boni Viada de Vivero


Boni VIADA DE VIVERO e SASSIKAIA DEI LAGHI
Boni VIADA DE VIVERO e SASSIKAIA DEI LAGHI

La prova regina, la CEI3* sui 160 km, porta la firma del cileno che vive in Italia Boni Viada de Vivero che in sella a Sassikaia dei Laghi ha mantenuto una condotta di gara in crescendo e pulita, chiudendo con una media di 17,03 km/h e lasciando il segno in un percorso che non perdonava cali di ritmo.

Lo stesso Boni, al termine della sua dura prova, ha rilasciato il suo commento a caldo che leggiamo di seguito.

"Sono stati due gironi lunghissimi e freddi ma ricchi di soddisfazioni.

Nonostante il freddo polare e la pioggia incessante dei giorni precedenti la gara, il percorso è rimasto perfetto per un buon 90% dunque veloce e sicuro come sempre.

Ho sempre apprezzato la gara di Travagliato e questa volta con la vittoria e la best condition di Sassikaia non potrei affermare il contrario!! Che dire, non è stata una gara individuale perché fino all'ultimo giro, anche dopo l'eliminazione del fantastico Juma, eravamo una squadra pronta al mutuo soccorso. Insieme si va più lontano e così abbiamo fatto nel rispetto profondo che lega gli enduristi.

Quando con il mio team targato Nuova Santa Vittoria abbiamo scelto di correre in 160 km. non mi sarei mai aspettato di condividere tanti km. con binomi così forti; mi sono ritrovato spalla a spalla con Juma dal quale si può solo che imparare, con Pedro Stefani Marino e Al Saida Larzak, che ricordo è stata ottava al mondiale di Monpazier lo scorso anno finendo a oltre 18 km/h di media, o con l'amazzone del Kuwait Heba Alyaeesh che ha finito gli ultimi tre mondiali e chiuso in top ten quello di Bouthieb negli Emirati Arabi.

Eravamo ben coscienti che la gara sarebbe cominciata ai 120 km ma la cavalla stava bene, mangiava regolarmente, beveva, era viva dunque abbiamo fatto il minimo indispensabile l'ultimo giro per andare a vincere in sicurezza.

Montare e vincere con un cavallo così forte è facile (per modo di dire), prepararlo è la parte difficile.

La best condition, che mi ha fatto scendere una lacrima lo ammetto, è stata la coronazione di una giornata faticosa ma emozionante che voglio dedicare a tutta la mia squadra in primis a Pietro Moneta che mi da la possibilità di vivere questi momenti e alla mia compagna Camilla Curcio, presenza fondamentale nella vita e nello sport. E grazie a voi di Sportendurance per l'opportunità di raccontarmi."

In questa lunga categoria chiude il podio Pedro Stefani Marino con Saida Larzak ed Heba Alyaeesh su Adonis du Comte.


CEI3* 140 km – Carla Mosti domina con classe


Carla MOSTI-EXCALIBUR LARZAC e FRANCENICI Lucia-LUPINETTA
Carla MOSTI-EXCALIBUR LARZAC e FRANCENICI Lucia-LUPINETTA

Sui 140 km arriva invece un successo francese grazie a Carla Mosti, figlia d’arte e talento ormai consolidato che con Excalibur Larzac ha imposto un’andatura superiore ai 18 km/h gestendo al meglio il suo cavallo su un percorso a tratti impegnativo per via del fango.

Onore alla bravissima amazzone umbra Lucia Francenici che si è arresa solo in volata finale portando Lupinetta comunque sul prestigioso secondo gradino del podio di Travagliato.

Terza piazza e plauso ad Aurora Salvati che ha portato Azzurra Dilocusantu in terza posizione alla ragguardevole media di 18,25 orari!


CEI2* 120 km – Sprint finale e vittoria friulana


Daniel BRAIDO- BACCHIS e Francesco Pio ALFANO con HIDJAB DE GION
Daniel BRAIDO- BACCHIS e Francesco Pio ALFANO con HIDJAB DE GION

La CEI2* 120 km si è decisa con una bella volata tra Daniel Braido su Bacchis e Francesco Pio Alfano con Hidjab de Gion. A spuntarla è stato il friulano Braido, che ha fermato la media sopra i 18 km/h, dimostrando lucidità e brillantezza fino agli ultimi metri.

Lo stesso, emozionatissimo ha dichiarato post gara: "Sono felicissimo. Ho vinto una gara in sella ad un super cavallo che montavo per la prima volta, lo avevo conosciuto soltanto il giorno prima!

E' incredibile come a volte si possa stabilire un feeling immediatamente con un animale, questa volta è successo. Nonostante il freddo, la pioggia e il fango, sono riuscito ad interpretarlo al meglio, a capirlo, a sentirlo e lui mi ha ringraziato con una bellissima vittoria che dedico a Domenico Terzini che mi ha affidato questo cavallo meraviglioso".

Dopo i due italiani citati, in classifica la monumentale Virginie Atger con Faruq du Breuil. La francese, per dirne una, vinse 19 anni fa, l'argento ai mondiali di Aachen in Germania con annesso oro a squadre.


CEIYJ2* – Saviori ancora protagonista


Martina SAVIORI e BINKI
Martina SAVIORI e BINKI

La giovane lombarda Martina Savori, reduce dal bronzo a squadre ai Mondiali Young Rider in Romania, conferma il proprio stato di forma conquistando la CEIYJ2* con Binki alla media di 17,29 km/h. Una gara condotta con maturità e precisione, nonostante il freddo pungente della mattina.

A 4 minuti arriva a sedersi sul secondo freddo gradino del podio Filippo Iacchelli con Giotto by Kila (Lazio) e a seguire dopo circa due minuti, Giorgia Pisano con Amh Hassan (VDA).


Tornando alla Saviori, anche lei è stata raggiunta telefonicamente dopo la gara per il suo commento a caldo.

"È stata una gara molto impegnativa a partire dal meteo che prometteva freddo e tanto fango. I primi giri ho mantenuto una velocità costante ma tranquilla senza chiedere nulla alla cavalla, al terzo giro ho deciso di aumentare un pochino e riprendere la seconda in classifica e poi, all'ultimo giro, visto che la cavalla "stava da Dio", l'ho lasciata fare senza chiederle tanto ed esagerare anche perché alla sua prima 120 km.

Questa cavallina, brava ma molto complicata, con la quale però ho stabilito un buon compromesso, mi ha regalato una bella vittoria che dedico al suo proprietario Paolo La Marca, a Giada Tresoldi ed Aurora Salvati che l'hanno allenata e preparata al meglio".


CEI1* – Coppini imprendibile


Camilla Coppini e AUGUSTA
Camilla Coppini e AUGUSTA

In CEI1* non delude le attese la veneta plurimedagliata Camilla Coppini; con Augusta impone un ritmo brillante che le permette di chiudere a 18,85 km/h, una delle migliori medie della giornata. Tra lei e sua sorella Caterina, terza con Antico Oriente, la ormai non più promessa ma certezza Nicholas Scola che con questo secondo posto in sella a Virtù Senesi, conquista l'Ambassador Challenge 2025 sulla CEI1* portandosi a casa tra gli altri premi, la preziosa sella Sterlè.


Nicholas Scola con la coppa Challenge e la sella Sterlè
Nicholas Scola con la coppa Challenge e la sella Sterlè

102 km. YR – Bolgiani in testa


Sara BOLGIANI-ALEJANDRO AL ALFABIA
Sara BOLGIANI-ALEJANDRO AL ALFABIA

La 102 Young Rider incorona invece Sara Bolgiani, impeccabile in sella a Alejandro Al Alfabia, con una media finale di 17,18 km/h.

La piemontese taglia il traguardo un secondo prima della lombarda Sara Bistoletti su I Cursina Larzac.

Terza piazza per l'amazzone umbra Lucrezia Ceccaroni in sella a Wild H.Burya.



Nella giornata di domenica, la solita pluridecorata Costanza Laliscia si riscatta ampiamente del giorno precedente centrando una bella vittoria con Akala Norfolk Sunrise alla media di 18,53 orari.


Costanza LALISCIA e AKALA NORFOLK SUNRISE
Costanza LALISCIA e AKALA NORFOLK SUNRISE

A firmare il secondo posto la toscana Caterina Torre con Ametyst delle Rose e a seguire Silvia Bertolotto (Piemonte) con Shakti dei Laghi.


La young riders sulla stessa distanza, è volata invece nel Lazio grazie ad Arianna Lanza su Cleope del Ma a 16,56 orari.


Arianna Lanza con CLEOPE DEL MA
Arianna Lanza con CLEOPE DEL MA


Nei prossimi giorni non perdete gli approfondimenti sull'evento e le dediche con articoli e foto dei vincitori dell'Ambassador Challenge 2025.



Le fotografie by Ludovico Ciotola/Sportendurance saranno disponibili nei prossimi giorni, quando si scongeleranno le macchine fotografiche dell'instancabile amico e collaboratore "Ludo da Montalcino"!



 
 
 

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