SCOLA: TRE GENERAZIONI, UNA PASSIONE
- Luca Giannangeli

- 1 giorno fa
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ANIMA ENDURANCE - Eravamo alle prese con un articolo dedicato alla "dinastia" degli enduristi Scola e mentre iniziavamo a ripescare nei risultati, nei cavalli ecc., arriva la vittoria di Nicholas Scola a Travagliato dell'Ambassador Challenge CEI1*.
L'articolo cambia piega dunque diventando emozionante, appassionato nonché di esempio per le nuove generazioni.
C’è un filo invisibile che unisce passato e presente, tradizione e passione. È la storia di Nicholas Scola, giovane promessa anzi, ormai certezza, dell’endurance italiano.
Doppio figlio d’arte porta nel cuore e nel sangue un’eredità straordinaria, quella di mamma Silvia e papà Jonny, quest'ultima figura tra le più emblematiche del nostro endurance.

Chiunque lo conosca sa che Jonny non è solo un cavaliere, ma un narratore d’altri tempi. Sono celebri i suoi racconti di gare epiche, di cavalli leggendari e di quelle serate in cui, davanti a una birra ghiacciata, riaffiorano i ricordi di quando con il padre, tanti anni fa, passava le estati ad Auronzo di Cadore.
Erano i tempi in cui portava i turisti a cavallo, all’ombra maestosa delle Tre Cime di Lavaredo. Esperienze che forgiano il carattere, temprano la volontà e scolpiscono valori che oggi rivivono in Nicholas.

Accanto a lui, una mamma d’eccezione, Silvia, più volte in nazionale, sempre presente sui campi di gara, esempio luminoso di longevità sportiva e dedizione assoluta.
Insieme, Jonny e Silvia hanno saputo trasmettere a Nicholas tutto ciò che conta davvero, educazione, rispetto e amore per i cavalli.
Un paio di settimane fa, sugli argini del Reno in Slovacchia, il giovane Scola ha compiuto un’impresa che rimarrà negli annali: una splendida vittoria nel CEI* di 140 km a Samorin, dominando la gara e infliggendo un pesante distacco al secondo classificato.
Una prestazione maiuscola, talmente convincente da suscitare l’ammirazione del veterano per eccellenza, Gaetano Ambrosio che, rivedendosi in Nicholas, ha commentato sui social con parole destinate a restare: “Hai compiuto un’impresa Ambrosiana.”
Una vittoria che non è solo sportiva, ma simbolica, un passaggio di testimone ideale tra generazioni di cavalieri che vivono questo sport con anima e cuore.

Un legame di sangue e di cuore
Ma lasciando per un attimo la cronaca, c’è un aneddoto che vale oro.
La splendida cavalla che ha portato Nicholas al successo, Magaria Bosana, è figlia di quella Fiordaliso Baia, da Ber Phanat, per molti, il miglior stallone mai avuto in Bosana.
E da quella stessa linea di sangue nacque Santoreggia, la piccola cavalla dal cuore d’acciaio che anni fa, sotto la sella di mamma Silvia, fece sognare gli appassionati con prestazioni straordinarie.
Una genealogia d’eccellenza, un legame che attraversa le generazioni e continua a scrivere pagine importanti per l’allevamento piacentino e per una famiglia veneta che dell’endurance ha fatto una missione di vita.

Questa ultima vittoria nell'Ambassador Challenge di Travagliato conferma la forza delle radici, il valore della famiglia, la passione che si tramanda e la certezza che il futuro dell’endurance italiano ha un nome in più da ricordare, Nicholas Scola.
In collaborazione con Andrea Forni per la rubrica ANIMA ENDURANCE















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