SPAGNA, ITALIA E OLANDA SUL TETTO D'EUROPA: RIFLESSIONI
- Luca Giannangeli
- 22 giu
- Tempo di lettura: 2 min

L'endurance è una disciplina equestre difficile da prevedere anche se il "totoEuropei" era iniziato già da tempo.
Improbabile ipotizzare una Spagna oro a squadre senza le due icone Juma e Maria come anche l'exploit della Svizzera finita al quarto posto dopo il bronzo che conquistò nel lontano 2007 a Barroca d'Alva in Portogallo.
E la Lissarague? Pazzesca in 11ma piazza, con Nina in 13ma, dopo un mare di gare vinte e di km. macinati nella vita che non basterebbe una pagina per scriverle.
Rammarico per l'uscita della campionessa in carica Sabrina Arnold e invece benvenuta l'Olanda dopo 10 anni, ovvero quando vince il bronzo a Samorin nel 2015.

E Pierre Arnould? Favoloso e in perfetta forma fisica finisce il top-twenty, complimenti.
E che dire della Francia? Troppa sicurezza dei propri mezzi? Credo di no, è solamente il caso perché come nel calcio la palla è rotonda, nell'endurance seguiamo il consiglio di Thomas Mann che diceva che "evolvere, è cedere alla fatalità", dunque la fortuna/sfortuna gioca un ruolo spesso fondamentale, non possiamo farci nulla.
E l'Italia? In tanti scommettevano sul cavallo di Milan, su una medaglia o un buon piazzamento e invece arriva la nota tegola a chiamare in causa la Frisan, che poi è diventata con Valeri, pedina fondamentale anche dopo l'uscita di scena di Costanza Laliscia.
Sulla Coppini? "Nulla quaestio", una garanzia full optionals.
Insomma del podio individuale dello scorso anno chi rimane? Rimane lui, il simpatico e fortissimo Philippe Thomas che con il pezzato Miwaka chiude urlando e ridendo al quarto posto assoluto.
E la Curcio che ha detto o la va o la spacca? Ci vuole coraggio e soprattutto consapevolezza del mezzo tra le staffe. Ci ha provato, solo chi ci prova può sbagliare, bene così.

Insomma, complimenti alle medaglie, a finishers e ai 42 eliminati ai quali ricordiamo che, essere in squadra e ed esseri stati scelti a difendere i colori del proprio paese, è già di per se una grande vittoria.

E allora, ringraziando Sistemaeventi e il nostro Ludovico Ciotola che hanno messo a disposizione alcune foto nei loro comunicati stampa, inviamo i nostri rallegramenti ai team premiati nell'ordine Spagna, Italia e Olanda e ai tre metalli individuali ovvero quello d'oro di VISSER Marijke con CHAITANA DES CHAISES (Ned), quello d'argento di PAUL France con D'AROHZ ROUGE DU VAL (Fra) e quello di bronzo di BERENGUER CARRERA Gil con JILGUERO II EX CLAVIJO DE GUAD (Esp).
Ci vediamo a Jullianges per il mondiale giovani cavalli
dove ci aspettano 140/150 cavalli!!!
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