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RIENTRO DELL’ENDURANCE AL C.E.F. IN GRANDE STILE: IN 150 ALLA VOLTA DEI PRATONI



il 27 e 28 aprile prossimi ai Pratoni del Vivaro (Rm), andrà in scena il primo appuntamento internazionale di endurance che riporta di fatto la disciplina equestre più dura, in casa FISE.

La “ENDURANCE VIVARO EQUITUM ROAD” organizzata dalla Asd il Vecchio Gufo, presenta al mondo dell’endurance il suo biglietto da visita a suon di numeri, quelli degli iscritti.

Nonostante la prossimità con i Campionati Italiani 2024 che si disputeranno a breve sempre al C.E.F., il registro delle presenze ha toccato e superato i 150 iscritti.

"La strada dei Cavalli 2024", questo il significato del nome dell’evento, è una vittoria della politica intrapresa dal Dipartimento Endurance FISE che ha voluto con forza riportare ai Pratoni del Vivaro le gare di interesse federale creando un polo unico, un’unica location per le gare prima itineranti.

Stesso percorso per tutti al quale uniformarsi, stessi standard di difficoltà con il quale confrontarsi negli anni.



Amazzoni e cavalieri correranno a vario titolo su terreni mai così verdi durante l’anno, soprattutto dopo le abbondanti piogge cadute sull’altopiano dei Colli Albani.

Battersi su queste valli dove echeggiano, già dal V secolo a.C., le voci degli Equi, alleati ai Volsci contro Roma e dove il C.I.O. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) istituì nel 1959, un centro ippico che venne usato per la prima volta durante le Olimpiadi Estive di Roma del 1960, è un’esperienza unica nella vita di un cavaliere di endurance.

I 150 partenti sono la cartina al tornasole di quanto scritto; essi sembrano aver inteso perfettamente il valore di esserci.



Ebbene il Vecchio Gufo, simbolo e logo del Comitato Organizzatore, sceglierà il ramo di uno dei tanti alberi presenti ai Pratoni, magari un faggio, un leccio, un olmo, comunque sia sarà lì a controllare e vegliare sull’endurance.

Più in alto di lui però, a Vivaro, un altro grande occhio scruterà la Equitum Road e il suo ricco cartellone di gare che comprende la Coppa Italia FISE, il MASAF, l’ANICA e la terza tappa del campionato regionale Lazio.


Ad avere metaforicamente questo compito, sarà l’Osservatorio astronomico Franco Fuligni dove è stata installata una stazione meteorologica intitolata a Edmondo Bernacca.






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