E' calato il sipario sul Nationaal Hippisch Centrum di Ermelo in Olanda dove si è disputata un'avvincente edizione dei Campionati d'Europa di endurance 2023 con 75 partenti al via.
La compagine italiana guidata dal tecnico Nando Torre, dal team Vet Nicola Pilati e supervisionata dal Capo Dipartimento Massimo Nova, aveva le idee ben chiare, ovvero quella di provarci.
Contrastare squadroni come la Spagna e la Francia non era compito facile ma nemmeno impossibile visti i grandi progressi fatti dall'endurance italiano negli ultimi anni.
Il sogno di bissare la medaglia vinta a Castelsagrat in Francia e magari migliorarla, è però svanita dopo le eliminazioni nell'ordine temporale di Daniel Braido con Katim di Pegaso, di Camilla Coppini con Ernest e di Costanza Laliscia con Emirat du Barthas che ha sempre tenuto con il gruppo di testa fino allo stop.
I tre hanno continuato a sostenere i due azzurri rimasti in gara, Daniele Serioli con Jarnak dell’Orsetta e Carolina Tavassoli Asli con Carma du Barthas scortandoli fino al traguardo finale.
L'Italia piazza dunque due bandierine nella top 10 grazie ai due strepitosi binomi citati capaci di chiudere in 7ma e 10ma posizione ad oltre 19 di media.
Si torna a casa con un sapore agrodolce in bocca per un argento che poteva starci ma con rinnovato entusiasmo dopo una stagione da incorniciare.
L'oro individuale parla tedesco e vola al collo di Sabrina Arnold con Easy El Boheira seguita da altre due icone dell'endurance mondiale quali Maria Alvarez Ponton con Bolchoi El Akim e Philippe Tomas con Biwaka de Chalendrat.
A Francia, Spagna e Germania i tre metalli per il titolo a squadre.
Domani sarà ancora Italia grazie alla presenza di Costanza Laliscia con Etihad du Barthas in un'altra 160 km ed ancora Melissa Bisoffi con Call Me Bozouls che parteciperà invece nel CEI2* di 120 km.
Su ENDURANCE & DINTORNI, che riprende le attività a brevissimo, i racconti di Castelsagrat ed Ermelo.
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