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L'ABRUZZESE VILLA SCATENATO A CITTA' DELLA PIEVE: MI SONO DIVERTITO MOLTO



Quando un giovane cavaliere di 22 anni ad inizio intervista esordisce dicendo di essersi divertito e di aver scherzato in gara con altri atleti, significa che qualcosa di buono l'endurance lo ha prodotto!


Lui è Pietro Villa, 22enne abruzzese, di Popoli per la precisione in provincia di Pescara.

Pietro ha vissuto un week-end a dire poco, magico a Città della Pieve do si correva l'omonimo raid giunto alla settima edizione.

E' partito con due cavalli al seguito e due obiettivi da centrare insieme al suo amico e collaboratore Roberto Leopardi; il risultato sembrerebbe avergli dato ragione con le due mete realizzate alla perfezione!

E si perché il sabato in sella a Gladiator Larzac, sotto la pioggia, ha vinto la CEI2* 120 km. e il giorno seguente, finalmente con il sole, ha vinto la CEN B 84 km. in compagnia di In Salah Larzac.


Ebbene abbiamo lasciato a lui il microfono per il suo racconto e ringraziamenti.


"Vivo a Popoli in provincia di Pescara, ma nell'entroterra. Vado a cavallo da quando avevo 8 anni e il mio primo compagno di avventura era un pony di nome Camilla; poi passai ad un appaloosa e finalmente conobbi l'endurance che mi definitivamente stregò e rapì.

Oggi collaboro con Jacopo Di Matteo e Chiara Giacomello con i quali ci scambiamo spesso servizi e con Roberto Leopardi con il quale mi sposto spesso come in questa occasione in Umbria dove abbiamo condiviso viaggio e gioie per la mia, anzi la nostra doppietta inaspettata.



Partiamo dal sabato, che dire, ero partito con l'intenzione di qualificare il cavallo, arrivato il 18 dicembre a casa dalla Francia, precisamente dall'allevamento di Christele Seranne Larzac, realtà alla quale mi ha introdotto il mio veterinario Angelo Paris che colgo l'occasione per ringraziare.

Mi sono trovato nel gruppo di testa e all'ultimo giro Gladiator sembrava volesse vincere a tutti i costi. Nello stradone bianco finale che si percorreva in doppia direzione, galoppavo a 35/37 km/h e lì ho capito che potevo vincere e così è stato.

La domenica, asciutta finalmente, con l'altro Larzac, In Salah, ho centrato un'incredibile altra vittoria nonostante la roccambolesca caduta provocata da un'inesperta ma assolutamente incolpevole amazzone che mi ha spinto sul fango dove mi sono letteralmente ribaltato con il cavallo.

Ero in compagnia di un gruppetto tra cui Lucia Francenici e Costanza Laliscia e proprio grazie all'aiuto di quest'ultima, controllato insieme lo stato del cavallo, sono potuto ripartire per poi addirittura vincere. Ancora non ci credo!

Concludo perché credo sia molto importante, ribadendo quello che ho detto a telefono a Luca Giannangeli dopo la gara ovvero che mi sono divertito tantissimo.




Dall'inizio alla fine ho riso, chiacchierato e scherzato con tutte le amazzoni e cavalieri che ho incontrato nel mio cammino di circa 200 km. in due giorni. Spesso in gara si vivono giustamente momenti di ansia e forte spirito di competizione, ma credo che vivere momenti di leggerezza anche durante le gare sia importante anche per trasportare al tuo cavallo sensazioni rilassanti che poi possono tradursi anche in risultati.

Voglio ringraziare Massimo e Cristina, ovvero mamma e papà senza i quali il mio sogno VPS endurance, questo l'acronimo con il quale ancora in maniera embrionale chiamiamo la mia scuderia, non sarebbe realtà.

Ad oggi conto qualche cavallo mio e inizio ad avere alcuni soggetti di persone che mi stanno dando fiducia. Continuerò a lavorare con passione ed umiltà a quello che sta diventando oltre che uno stile di vita, un lavoro.

Grazie".

 
 
 

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