E' davvero difficile parlare di sport e di ricreazione nel durissimo momento che viviamo.
Avere davanti un foglio bianco da riempire di caratteri, oggi è compito assai arduo; da una parte la voglia di enfatizzare il grande successo riscosso dal Comitato Organizzatore dell'imminente gara in Piemonte, dall'altra il bisogno di un grande e rispettoso silenzio.
Appena quasi rimarginata la profonda ferita della quarta ondata di pandemia, per la quale in tanti hanno pagato un prezzo altissimo ed altrettanti continueranno a farlo in futuro, arriva la guerra.
A pochissimi Km. da noi si sta consumando la più grande idiozia umana, sapientemente manovrata dai nuovi media, la nuova intelligence.
Non cercate di capire i perché, non cercate di trovare i colpevoli, la disinformazione è tale e tanta che si rischierebbe di fare il gioco di chi muove le sue fila.
Una cosa possiamo farla però, questo è sicuro: dobbiamo essere "GRATI ALLA VITA", consapevoli di quanto saremo fortunati ad essere a Druento con i nostri cavalli.
Dobbiamo tornare ad apprezzare le piccole cose, la preparazione del nostro viaggio, la sistemazione del nostro trailer, del cassone con i finimenti.
Dobbiamo lucidare con cura il nostro casco pensando che tutto quello che abbiamo è un dono prezioso e che potrebbe svanire in un attimo; la storia insegna.
Educare i nostri figli alla pace, questa l'arma più potente.
Esorto i 160 cavalli che partiranno a Druento di divertirsi e di tagliare il traguardo con una mano sul cuore, come quello in foto dove tutte le bandiere del mondo convivono in pace.
Luca Giannangeli
Sport Endurance
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