RAID 2002 SPONSORED by SETZI SADDLES - Il week-end appena trascorso verrà ricordato come il più caldo vissuto in un campo gara in Italia tanto che il titolo più appropriato sarebbe stato - “Città della Pieve come a Riyad” - perché nello stesso fine settimana, nella capitale dell’Arabia Saudita si sono registrate temperature simili o più basse rispetto al comune della Val di Chiana, almeno nelle massime!
La differenza sta nel fatto che lì non si corre questo periodo, da noi si, ma questo è altro discorso che esula dal nostro racconto e che però avrebbe bisogno in futuro di attenzioni maggiori da parte della FEI, perché il clima cambia e le regole dovrebbero adeguarsi.
Probabilmente verremo presto smentiti da un clima impazzito, certo è che a Città della Pieve, nonostante il noto carattere coriaceo degli enduristi, tutto il movimento è stato messo a dura prova dalle temperature torride/equatoriali a tratti proibitive.
Nonostante le difficoltà che i presenti hanno vissuto, non si può che ringraziare un Comitato Organizzatore provato e segnato da questo evento che ha comunque brillato registrando oltre 100 cavalli partenti in due giorni.
Ripresi momentaneamente i guantoni da pugile dal chiodo, Mimmo Fratini (pensieroso in foto) e la sua favolosa famiglia, hanno combattuto come leoni senza mai fermarsi per garantire ai tanti presenti il massimo del confort a cominciare da acqua e ghiaccio presente in quantità.
Nella settimana della Tevis Cup americana, dove le difficoltà sono state ben altre purtroppo, (ne parleremo in altro articolo), l’endurance a Città della Pieve ha ricordato a tutti quanto sia dura questa disciplina strapazzando e strizzando cavalieri e assistenti durante la gara.
Nonostante questo catastrofico incipit, il Veterinario dei trattamenti dott. Nicola Pilati, riporta che nella sua bollente clinica, non ha dovuto trattare nessun cavallo se non per casi elettivi, ovvero su richiesta degli stessi proprietari o cavalieri.
Ciò significa che la loro esperienza e le raccomandazioni della commissione veterinaria presente sul campo, hanno prodotto questo confortante dato.
Sotto gli occhi del CT della Nazionale Nando Torre, costantemente a telefono con il referente FISE della disciplina Endurance Massimo Nova, impossibilitato ad essere presente per motivi personali, ha preso il via quella che segnava la 5° tappa del Circuito Fise e Coppa Italia Giovani Cavalli.
Alle 5.00 del mattino con torce accese sul casco, è partito il Raid di Città della Pieve che, come già citato, aveva come main sponsor SETZI SADDLES.
Nella gara lunga di giornata, solo il 36% dei partenti ha finito la propria impresa, a riprova delle difficoltà menzionate ma entriamo nello specifico.
Nomi illustri ai nastri di partenza a far compagnia ai tanti atleti italiani e stranieri accorsi in Umbria in cerca chi di risultato, chi di qualifica.
A spiccare sulla start list internazionale sicuramente la coppia mondiale plurimedagliata formata da Maria Alvarez Ponton e Jaume Punti Dachs, il connazionale fuoriclasse spagnolo Jil Berenguer Carrera ed ancora il cinese Jia Huilin e gli habitué dell’Italia, la Kuwaitiana Dalal Almezyad ed il francese Roland Verge.
Ma a mettere tutti in riga alla media finale 17,39 km/h, con la sua solita sicurezza e solidità, è stato il Campione Italiano 2021 e 7 volte in maglia azzurra, il lombardo Daniele Serioli in sella a Shogun Endurance, 12enne PSA battente bandiera brasiliana.
Alle sue spalle sua maestà Maria Alvarez Ponton in sella a Warrens Hill Chaize. La due volte campionessa del modo con l’indimenticato Nobby (Terengganu, Malesia 2008 e Lexinghton, USA 2010) e il guerriero dell’endurance, l’abruzzese tesserato in Puglia Jacopo di Matteo, campione Italiano YR nel 2001 (a tappe) ma soprattutto campione del Mondo Young Riders nel 2003 (Rocca di Papa, Rm) sempre con Uruguay.
A Città della Pieve ha girato alla media finale di 15,87 km/h in sella a Paliusz.
Grandissimo plauso all’amazzone lombarda col pettorale 101 Letizia Milani, felicissima all’arrivo in quarta posizione con Fresia Bosana (15.35 km/h).
Nella categoria 120 km. come riportano i social, non vince bensì stravince la Campionessa d’Europa 2019 (Euston Park, GBR), l’umbra Costanza Laliscia con Perseverancia Escondido chiudendo alla mirabolante media di 18.56 km/h e con rientri di cuore pazzeschi!
Dopo 39 minuti circa la seconda piazza è andata alla umbra Giulia Bonomi e Giordania RP che ha tagliato il traguardo insieme al tesserato in Abruzzo Lorenzo Piccolo (bronzo a squadre all'Europe olandese del 2021) e Saroual de L’Aigoual, entrambi a 16,85 di media, centesimo più centesimo meno.
Nella 120 km. riservata ai Young Riders, spicca il nome della sorridente ligure Linda Piccolo che ferma il crono a 14,51 km/h riscattando decisamente Io Bosana dopo lo stop di aprile ad Arezzo.
Tagliano il traguardo finale insieme per il secondo e terzo posto, dopo una gara ben gestita, Giulia Moniz con Giorgione e Sara Carducci su Maximus by Sissy, entrambe abruzzesi (14,36 km/h di media +o-).
Per chiudere i podi delle categorie FEI ad 1 stella, nella senior applauso per i due cavalieri campani; trattasi di Giovanni Marigliano (campione italiano in carica CEI1*) con Ziupedde de Zamaglia arrivato mano nella mano con Angelo Villani ed Urlo di Chia seguiti in terza piazza dalla toscana Ester Visi e Zelig.
Nella categoria YR gli omaggi vanno alla vittoria del campano Michele De Mattia su Ghassan by Luna, a seguire la umbra Mariachiara Fagiani con Elka du Barthas e Martina Saviori dalla Lombardia con Kalb Al Akrab.
SPAZIO ALLE GARE DELLA DOMENICA
La domenica, armati di coraggio, spazio alle gare nazionali con gli occhi puntati sulle categorie under14, dove si stanno formando i futuri enduristi, magari campioni.
Nella CEN B/R U14 plauso ai due partenti e finishers Carola Polverini/Ulan e Giorgia Paretti/Atntares de Pattada, mentre nella CEN A U14 la passerella è stata per Giorgia Baldicchi/Visitor, Greta Monaco/Stella1 e Camilla Bartolucci/Mirò Panduss.
Per chiudere le U14 la firma nella Deb.ti non agonistica è per Francesco Panarisi/Ap Cassipea, Beatrice Moneta/Zagara della Bosana e Nicole Trincia/Ares mentre per la stessa categoria ma agonisti penna in mano a Giada Neri/Egiziana e Martina Lo Monaco/Cantu Alese.
In CEN B regionale in alto troviamo tre binomi esperti tutti almeno una volta in Nazionale Italiana come Caterina Borsi/Hany Al Shaqab, ancora un insaziabile Jacopo di Matteo/Intesa e Patrizia Cianferoni/Quintana.
In CEN A sul Podio nell’ordine Fausto Scarabattoli/Barrali, Claudia Ciarapica/Mansur e Giulia Azzariti Fumaioli/Keshunut.
A chiudere le debuttanti, Agonistiche e non, con Costantino Sanna/Burgesu, Federico Fazzi/Caravaggio e Laura Bellinzis/Prestigiosa ed ancora Federico Albertino/Unuburghesu e Mattia Monisteri/Gaudi by Teymona.
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Con la speranza di non aver lasciato nessuno per strada, ovviamente un grande plauso va a tutti, vincitori e vinti di tutte le categorie ma soprattutto a chi si è dovuto arrendere al verdetto dei veterinari.
Partire per partecipare ad una gara consapevoli delle difficoltà oggettive dettate dal clima e dalla siccità, è stata una grande vittoria, a voi e ai vostri cavalli l’onore.
IL "PREMIO MASTER" A PIETRO MONETA
Come da precedente articolo, dando seguito al premio istituito lo scorso anno e che andò a Gaetano Ambrosio, il C.O. ha premiato un cavaliere di lungo corso che ha tenuto a precisare non solo di essere in piena attività, ma di continuare a vincere ed a piazzarsi, vedi il secondo posto centrato in CEN B lo scorso 3 luglio a Torgnon (Ao).
Ma come si ottiene un premio del genere? Facile!!! Percorrere oltre 27.000 km. in carriera e poi avere un fantastico curriculum sportivo-professionale che potete scoprire di seguito:
RINGRAZIAMENTI
I ringraziamenti più grandi vanno, oltre al main sponsor SETZI che ha davvero abbracciato il giallo team Wild Horse, alla famiglia Fratini e tutto lo staff compreso quello impegnato sulle strade, alle commissioni giudicanti, all'ambulanza con medici e infermieri, al Sindaco di Città della Pieve Fausto Risini, allo speaker Nico Belloni anch’egli provato specialmente verso la fine ed a Franco Pitti e Anna Salvadon di T-Track che hanno davvero sofferto sotto un tendone infuocato per mantenere quella concentrazione necessaria che un servizio di timing di livello richiede.
Ultimi ma non ultimi i miei amici e collaboratori Oreste Testa e Ludovico Ciotola che hanno passato ore ed ore a cuocersi al sole in cerca degli scatti migliori.
Senza le loro indelebili fotografie, non saremo qui a raccontare.
A proposito di fotografie, abbiate un po’ di pazienza,
vi avviseremo quando saranno on line.
P.S. in caso di inesattezze presenti sull’articolo, siamo ben fusi anche noi, vi preghiamo di segnalarle in privato, grazie.
Ci vediamo a Grosseto.