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Immagine del redattoreLuca Giannangeli

BRILLANTE PROVA DEGLI ITALIANI NELLA GARA PIU' ANTICA D'EUROPA



Ieri a Santa Susanna, Barcellona, è andata in archivio una delle gare di endurance più suggestive e impegnative del mondo, sicuramente la più antica con la sua 70ma edizione.

I social sono stati invasi da foto, video, commenti e dediche ai protagonisti italiani a riprova di quanto sia stato grande il loro risultato.

Santa Susanna ha da sempre affascinato e attratto molti cavalieri da tutto il mondo; la location di gara non è certamente Windsor o qualche blasonato ippodromo ma l’atmosfera che si respira in questo piccolo paesino della Catalogna è davvero gradevole.

Il motivo sarà il mare della Costa Brava a due passi con la sua brezza, l’accento particolare delle genti locali o il percorso all’interno del Parque Forestal Montenegro Currado che spesso offre scorci mozzafiato vista mare, sta di fatto che questa gara è diventata un "must" per l'endurista più ambizioso.

Lo sanno bene i binomi italiani che hanno scelto di partecipare all'edizione 2023 con risultati a dire poco eclatanti.

2 podi nelle gare più lunghe sono un risultato davvero favoloso firmati da Lorenzo Piccolo e Simone Gigante (segue il loro racconto) i quali certamente si rifanno quotidianamente alla celebre frase di uno dei giocatori di calcio più forti del mondo, Pelè. Egli in un'intervista dichiarò: "il successo non è un caso. È duro lavoro, perseveranza, apprendimento, studio, sacrificio e, soprattutto, amore per ciò che stai facendo o che stai imparando a fare."

Per i due l'onore di fare il bagno in piscina in premiazione!!


Dunque salutiamo nella CEI3* 90,5 + 90,5 km, in mezzo a tante bandierine francesi, quella italiana ad opera del campano tesserato in Abruzzo LORENZO PICCOLO e SAROUAL DE L'AIGOUAL. Straordinaria la sua prova terminata sul terzo gradino del podio.

Sono spagnoli invece i tanti vessilli in mezzo ai quali è esploso il tricolore azzurro grazie al favoloso secondo posto per l'abruzzese tesserato nel Lazio SIMONE GIGANTE e SOCRATE DEL MA capace di chiudere a 17,73 km/h la difficile CEI2* 75+75 km.



i due podi subito dopo il tuffo in piscina!!!


Scrollando la classifica il plauso va ad uno che conosceva bene Santa Susanna, ovvero al lombardo DANIELE SERIOLI, 13mo su NABILA DELL'ORSETTA.

Appena più giù, in 16ma posizione, i complimenti vanno ad AURORA SALVATI e NEVOSU ma non finisce qui perché la maglia di finisher l'hanno meritata anche MARTA CALLA'/ANICE DI SAN LORENZO, LUCA PICATTO/MAZIKAPANDEMONIUM rispettivamente al 25° e 26° posto, LINDA IOSA/AARON 36ma e VINCENZO ABBRUZZESE/ENDJI DES DOLINES 38mo.

Anche nella CEI2* 2 giorni riservata agli Young Riders troviamo piazzamenti azzurri importanti: nella "top ten" plauso alla tesserata in Emilia Romagna LUCREZIA ZAMBONI con BACKA DELLA BOSANA che ha chiuso molto bene la sua gara in ottava posizione.

A quasi 15 km/h di media si piazza la Valdostana ALESSIA LUSTRISSY con DEPORTO, 11ma piazza per lei a coronazione della sua carriera da Young Riders che si chiude proprio a Santa Susanna.

Bene un'altra amazzone dell'Emilia Romagna GRETA DE CAROLIS con EXACUM BOSANA (13ma), per loro il cronometro racconta di un buon 13,41 di media oraria finale.

Alla tesserata nel Lazio GINEVRA BARTOLE con ALKIMIA, la 14ma piazza e tante emozioni per lei e per il suo team Equipe22 che hanno festeggiato la prima CEI2*.


I saluti e i complimenti vanno anche alle amazzoni italiane che non hanno portato a termine la propria gara ricordando loro che già prepararsi e iscriversi a questa gara equivale ad un successo; plauso dunque a MELANIA SERIOLI e BANCO DU VALLOIS, a SERENA SERENI e JUMAA e a ITA EMANUELA ANNA MARZOTTO con ENVOITOU DES OLIVIERS.


Vi lasciamo ai racconti appassionati

di Lorenzo Piccolo e Simone Gigante


LORENZO PICCOLO


"Sono partito in nave da Civitavecchia con Simone Gigante e abbiamo affrontato il lungo viaggio insieme. Poi da Barcellona finalmente siamo arrivati a Santa Susanna.

Il cavallo era particolarmente sereno ma di questo ne ero certo perché Saroual è un soggetto abituato e maturo. Quello meno sereno ero io perché arrivando mi aspettavo di trovare un territorio diverso. Vedevo solo pianure e nessuno profilo collinare dunque mi sono domandato se forse sarebbe stato meglio andare a correre ad Arezzo!

Ero un po' confuso. Al mattino seguente invece, sellato il cavallo, mi sono ricreduto perché mi si sono presentate le tanto famigerate asperità. Ero pronto, il cavallo pure, anche troppo!

Come al solito Saroual stava tramando lo scherzetto che solitamente mi propone in gara.

Verso la fine del primo giro, ero in compagnia del campione di motociclismo Alex Crivillé Tapias, alle prese con una durissima salita. Decido di scendere per risparmiare le fatiche al mio cavallo e percorro un lungo tratto a piedi. Quando era il momento di risalire, appena metto il piede sulla staffa, Saroual impenna e scappa. Inizia a correre dietro ad altri cavalli mentre io urlavo all'impazzata il suo nome intimandolo di fermarsi. In quel momento ho pensato che fosse finita la mia esperienza quando un'amazzone francese è riuscita a fermarlo permettendomi di risalire e tagliare il traguardo parziale. Uno stress infinito anche perché avevo dolore ad una gamba ma l'adrenalina era più forte!

Il cavallo stava bene, lo sentivo pronto e presente dunque ci siamo lanciati, spesso rischiando a 30 km/h in discesa, verso quello che è stato un epilogo stupendo.

Sarebbe stato ancora più bello se non avessimo incontrato un po' di traffico sul percorso con i cavalieri della 70+70 ma è andata benissimo ugualmente.

Sono davvero felicissimo di quanto fatto per me e per tutti quelli che nei giorni prima della gara hanno sofferto e lavorato con me.

Dulcis in fundo, prima che mi buttassero in premiazione nella gelida piscina, ho deciso di fare tutto da solo lanciandomi in acqua...

GRAZIE A TUTTI"



SIMONE GIGANTE


"Sono partito un po' preoccupato per via del viaggio lungo, oltre 20 ore di nave e poi camion per Socrate del Ma, questo super cavallo di proprietà della scuderia Fondi.

Appena arrivati lo vedevo un po' giù e questo mi ha mandato in confusione. E' un cavallo che però conosco bene ed ero dunque fiducioso sul suo ambientamento; così è stato.

Il recupero è stato immediato e mi è bastato partire per sentirlo subito al meglio. Socrate è un cavallo sicuramente non facile da gestire dunque già dal primo giorno mi sono messo dietro gli spagnoli che soprattutto nelle salite tiravano parecchio. Sono anche sceso nei tratti più duri per poi continuare a spingere gestendolo.

Ai cancelli veterinari i rientri di cuore erano sempre super, spesso meglio di tutti gli altri. Il cavallo mangiava e beveva regolarmente dunque abbiamo terminato il "day1" fiduciosi.

Quando al mattino seguente in visita il cavallo aveva 36/38 di cuore e la voglia di andare negli occhi, tutto si è fatto più chiaro dunque mi è toccato anche tirare il gruppo per un bel po'! Il mio pensiero ora proiettato verso il finale consapevole di avere un cavallo da combattere, era l'aereo di Alex Luke!

Che dire, a quel punto ho continuato a spingere fino alla volata finale che non ho parole per descrivere. Ho pianto dalla gioia e coronato un grande sogno.

Però quanto era fredda l'acqua della piscina!!


Grazie Socrate e grazie a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo..."

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