
Con le gare nazionali e le due tornate finali delle categorie FEI in due giorni, è calato il sipario sulla gara di endurance di Arezzo inserita nel Festival Terre Toscane 2025.
All'Arezzo Equestrian Centre, alla presenza in premiazione del presidente federale Marco Di Paola e della direttrice delle discipline non olimpiche FISE Andrea White, lo sport ha rifilato agli appassionati un'incredibile lectio magistralis di sport assolutamente da raccontare.
Una delle più dure categorie nella disciplina dell'endurance è senza dubbio la CEI3* 90 o 100 + 100 km in due giorni.
Per affrontare questa speciale prova sono necessari innanzitutto cavalli adatti e poi una formazione e preparazione fisica del binomio perfetta.
Nulla è lasciato al caso dal training del cavallo a quello del cavaliere e dall'alimentazione e integrazione laddove necessaria.
A ricordarci tutto ciò sono stati due atleti fenomenali che non solo hanno chiuso brillantemente i loro 186 km. ma si sono lanciati in un'avvincente volata finale che ha lasciato tutti col fiato sospeso.
Fin qui nulla di speciale se non per l'anagrafe perché pensate un po' che uno dei binomi protagonisti del rush finale era Antonio Vaccarecci che di anni ne ha 77 anche se siamo convinti che ci sia stato un errore di trascrizione della data di nascita sulla carta d'identità perché davvero metterebbe in riga tanti 20enni!!
Scherzi a parte, standing ovation per il cavaliere toscano che ha ricordato a tutti che cuore e passione, supportati da un buon fisico possono sempre fare la differenza.
Dall'altra parte, l'amazzone che ha vinto, la coriacea Alessandra Brunelli dell'Asd Montefiore che di resistenza e resilienza ha fatto nella vita, è proprio il caso di dirlo, i suoi cavalli di battaglia.
Una laurea in Scienze Politiche, un marchio da imprenditrice agricola, moltissimi piazzamenti in gare Iroman femminili di triathlon e migliaia e migliaia di km. macinati in sella.
Ieri ad Arezzo, questi due soggetti, hanno ricordato al mondo dell'endurance che questa disciplina non è solo una questione di fisico, ma di mente e determinazione.
Gli sport di resistenza richiedono capacità aerobiche, forza mentale e disciplina.
A 77 anni, un atleta deve affidarsi a un allenamento calibrato, con sessioni mirate per preservare muscoli e articolazioni, ma senza rinunciare all’intensità.
La mente libera poi diventa il vero motore: superare la fatica, gestire lo sforzo e mantenere la motivazione sono fondamentali.
La resilienza conta più dell’età, perché la passione e la volontà possono spingersi oltre i limiti anagrafici, dimostrando che la resistenza è, prima di tutto, una sfida con se stessi.

I complimenti vivissimi vanno a tutti i finishers ovviamente sia della CEI3 2 days che della cugina CEI2* 2 days.
Plauso a Moreno Polverini con Rudy by Hermes e a Massimiliano Montomoli con Mashallah rispettivamente 3° e 4° posto nella 3* e congratulazioni per la sua vittoria bellissima nella 2* a Nicholas Scola con Ciliegio della Bosana seguito da Costanza Maria Drisaldi Sette con Ringhio.

Per gli eliminati, solito premio "passione" ricordando loro che in questo sport, già iscriversi ad una gara significa aver vinto la prima battaglia.
Grazie a tutti...
Le foto by Ludovico Ciotola/Sportendurance, saranno disponibili nei prossimi giorni su www.sportphoto.smugmug.com
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