Torna il premio per il veterano, oggi "PREMIO MASTER" dell'endurance a Città della Pieve, riconoscimento che vuole valorizzare le carriera sportiva di un atleta che ha portato e porta in alto la disciplina dell'endurance in Italia e nel mondo.
Lo scorso anno la passerella fu per Gaetano Ambrosio che oggi passa il testimone a Pietro Moneta.
Il premio, fortemente voluto da uno che di sport se ne intende, il pugile Emilio (Mimmo) Fratini, organizzatore con la sua famiglia Wild Horse dell'evento di endurance alle porte, verrà consegnato a margine delle premiazioni dell'attesa gara internazionale.
C'erano dei dubbi sulla scelta del nome del premio, Veterano o Master?
La decisione è ricaduta su quest'ultimo perché il termine veterano rimanda agli antichi romani, quando il soldato che aveva prestato servizio per molti anni, veniva congedato con onore, godendo di premi e privilegi; rimaneva tuttavia presso la legione ed era tenuto a combattere in caso di guerra.
Ebbene, nel caso di Moneta, in piena attività, calza meglio il termine "Master", dal latino "magister" cioè maestro e dall’inglese "padrone", quindi maestro e padrone di una situazione e/o cosa, dell'endurance ovviamente nella fattispecie!
In Italia significa anche titolo di studio di tipo professionale, successivo alla laurea, insomma, parlando di master ci è venuto in mente Pietro Moneta e così è stato coniato il nome del premio che andrà avanti negli anni a seguire.
CHI E' PIETRO MONETA?
(Breve estratto da un vecchio articolo che uscì sulla rivista cartacea Sport Endurance EVO).
Classe 1953, Pietro Moneta è la dimostrazione che l’endurance è “amore a prima vista: se scatta non ti abbandona più” o anche, come lui dice scherzosamente (ma non troppo) “non è una vera e propria passione, è in realtà una malattia …. grave ed inguaribile”.
Salito in sella fin da piccolo, aveva solo 5 anni, non è mai più sceso. Dopo un breve periodo nel salto ostacoli, disciplina che vede in campo il fratello Luca, Pietro capisce invece che il suo cuore batte forte quando si trova immerso nella natura.
A soli tredici anni un’esperienza in compagnia di un amico di due giorni e una notte in sella nelle campagne tra Monza e Lecco lo rafforzano nella convinzione di lasciare il salto ostacoli.
La sua esperienza nel mondo dell’endurance ha inizio nel 1983 quando con Kabul si iscrive, senza sapere bene a cosa sarebbe andato incontro, alla sua prima gara: una 100 km + 50 km in due giorni ai Pratoni del Vivaro (ai tempi si poteva, non servivano le qualifiche). In classifica si piazza al 7° posto su una quarantina di partenti e se il buon giorno si vede dal mattino …
Dal 2007 Pietro si dedica a tempo pieno alla propria azienda agricola Nuova Santa Vittoria di Grazzano Badoglio (AT), nello splendido Monferrato astigiano dove vive occupandosi della doma e dell’addestramento di cavalli sportivi per endurance e galoppo e alleva purosangue arabi.
Con il fratello Luca condivide la sensibilità equestre e l’interesse per l’etologia e presso la Nuova Santa Vittoria vengono organizzati corsi con istruttori dei sistemi Pat Parelli e Monty Roberts e, da ultimo, direttamente anche con la horsewoman americana Leslie Desmond.
Sempre fedele al motto degli albori dell’endurance “to finish is to win”, anno dopo anno Pietro macina chilometri in sella a decine e decine di cavalli.
Buona strada ragazzo...
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