Il circolo ippico la Cassia, capitanato dal cavaliere friulano Daniel Braido, presenta per il 15 settembre prossimo a San Vito al Tagliamento in Friuli V.G., una gara regionale di endurance che comprende anche le categorie under14.
Un settembre dunque denso di appuntamenti per il cavaliere italiano che solamente una settimana prima da questa gara, difenderà per la seconda volta in carriera, i colori dell'Italia al mondiale senior di Monpazier.
Perchè correre a San Vito al Tagliamento?
Innanzitutto è un percorso rodatissimo, veloce ma soprattutto sicuro, ribadisce Daniel che continua -
"Abbiamo organizzato molti eventi importanti all'Ippodromo Mauro Bombardella in località Rosa Vecchia a San Vito al Tagliamento (Pn), sdai Campionati Italiani a tappe MASAF e questa regionale vuole offrire la possibilità quasi a fine stagione, di mettere a riposo i cavalli magari con un qualifica in più., vi aspettiamo".
SAN VITO AL TAGLIAMENTO E IL LEGAME STORICO CON IL CAVALLO:
"correre informati"
Il legame tra San Vito al Tagliamento e il mondo del cavallo è radicato nella storia medievale della città. Durante il Medioevo, San Vito era un importante centro fortificato sotto il dominio dei Patriarchi di Aquileia. In questo periodo, esisteva il cosiddetto "feudo di abitanza," un tipo di feudo che prevedeva l'obbligo di risiedere stabilmente in un determinato luogo e di prestare servizio militare a cavallo. Questo tipo di feudo era essenziale per la difesa della città e coinvolgeva spesso nobili milanesi come feudatari. Il servizio militare a cavallo rappresentava non solo un dovere, ma anche un simbolo di potere e prestigio per la città.
Inoltre San Vito al Tagliamento ha una ricca tradizione storica e culturale che include diverse leggende e racconti legati al periodo medievale e rinascimentale; la presenza del cavallo come elemento centrale nel servizio militare e nella vita dei nobili feudatari sottolinea la sua importanza storica nella comunità.
Questa connessione storica riflette quanto il cavallo fosse fondamentale non solo per la guerra, ma anche per la cultura e l'organizzazione sociale dell'epoca.
Ecco dunque un altro motivo per correre e vivere la gara del 15 settembre...
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