In Italia la stagione sportiva 2024 di endurance non conosce riposo; l'endurance non va in letargo, nemmeno nel cuore dell’inverno.
Lo dimostrano i numeri dei partenti nelle prossime tre gare che chiudono di fatto il calendario con oltre 100, tra cavalli e pony, pronti a sfidarsi sui percorsi dei Pratoni del Vivaro, di Abbasanta in Sardegna e e ad Agello di Magione.
La stagione sportiva 2024 continua a regalare emozioni e a coinvolgere atleti, soprattutto giovani e sempre più spesso provenienti da altri paesi.
In un mondo sempre più variegato, anche l'endurance si conferma una disciplina multietnica e inclusiva, dove non esistono barriere di razza, genere o religione.
In questo periodo natalizio, l’endurance può diventare portavoce di un messaggio universale di pace e di serenità. Mentre i cavalli galoppano e gli atleti si confrontano con fatica e determinazione, tanti, troppi, nel mondo soffrono. L’endurance, con il suo spirito di unione e collaborazione, può farsi ambasciatore di speranza, mostrando che sport e solidarietà possono andare di pari passo.
Che sia sulle lunghe distanze di gara o nei cuori di chi vi partecipa, l’endurance ci ricorda che la forza sta nell’andare avanti insieme, con rispetto e umanità, anche quando la strada è dura.
"Spesso, scrivendo come in questo caso di endurance, volente o nolente mi sento ridicolo perché con un orecchio apprendo dalla radio della bambina rimasta sola in mare a 10 km. dalla costa abbracciata ad una gomma di un camion e all'altro sento mio figlio che mi chiede la Playstation per Natale!
Per carità, ognuno deve vivere la propria vita basandosi sulla sua situazione presente ma non costa nulla, mentre corriamo, magari al traguardo, dedicare un secondo, un pensiero a chi soffre, noi che di sofferenza in sella ce ne intendiamo!
Un augurio a tutti da me dalla mia piccola redazione; noi ci prodighiamo da ormai 21 anni e non senza difficoltà, alla promozione dell'endurance credendo e appassionandoci con e grazie voi".
LG
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