
Ita Marzotto, veneta d’origine e toscana d’adozione, figlia del Conte Pietro e di quell'industria Italiana che tutti ci invidiano, ha debuttato in una gara di endurance equestre lo scorso fine settimana a Noceto (Pr) salendo anche sul podio!!
Le analisi effettuate a fine gara parlano di "tracce di endurance" nel suo sangue, e non è la prima volta che la fondatrice dell'Equestrian Centre di San Zeno ad Arezzo, risulti positiva a questa sostanza meravigliosa che è l'essenza degli sport di resistenza, della fatica!!
Con l'endurance nel sangue si perché questa coriacea e sorridente donna, questa imprenditrice e madre di tre figli, ha scoperto che negli sport di resistenza, è possibile ritrovare se stessi e guardare il mondo da prospettive diverse, rimettendo ordine nel disastro globale che viviamo.
Se poi il raggiungimento di questo obiettivo alto si realizza stando in sella ad un cavallo, magari un purosangue arabo, noto per le sue caratteristiche di maratoneta, il cerchio si chiude perfettamente.
Ita, lasciate le redini dell'Arezzo Equestrian Centre sapientemente avviato, ha dedicato anni alla corsa, spaziando dalle maratone (Firenze, New York ecc), ai trails più estremi.
Solo citandone qualcuno si è pervasi da adrenalina e stanchezza ma ci proviamo: Ita ha partecipato alla The Track Outback Race, vale a dire 520 chilometri nel cuore più arido e affascinante del vasto Paese oceanico. Una dura, durissima prova da percorrere in 9 giorni e in totale autosufficienza, ed ancora al famigerato TORX - Tor des Geants che significa giro dei giganti, una gara massacrante che si svolge in Valle d'Aosta nel mese di settembre oppure, e ci fermiamo perché l lista sarebbe troppo lunga, alla Marathon des Sables, considerata uno dei simboli d’onore per i corridori di ultra running. Spesso pubblicizzata come “La corsa più dura al mondo”, è davvero un’impresa epica che dura 7 giorni per un totale di oltre 250 km, il tutto, nel caldissimo deserto del Sahara, dove le temperature raggiungono regolarmente i 50°.
Insomma, la 26,7 km. di endurance equestre che ha disputato domenica scorsa a Noceto, dove la Tenuta Mariano ha organizzato una favolosa gara voluta dal MiPAAF, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dall'Associazione ANICA che detiene il libro genealogico del cavallo puro sangue arabo nato ed allevato in Italia, sarà stata una passeggiata di salute per lei ma non è stato così.

Ita ci ha raccontato che era molto concentrata in gara, soprattutto in discesa quando è spesso scesa da cavallo per correre ovviamente vicino a lui oppure durante la visita veterinaria, dove l'atmosfera è tesa in attesa del giudizio dei veterinari.
Ita è tornata tra i cavalli, il richiamo è stato forte, ha vinto lui e giustamente, non poteva che vincere la disciplina equestre più dura, l'endurance, per una che di sudore ne ha versato parecchio ricercando quella soddisfazione, quel senso di appagamento, che ti regala solo l'emozione di terminare una prova sportiva estrema.
L'incontro con Nicorno Bosana, acquistato dall'allevamento della famiglia Origgi, con gli amici del Casentino, con Emanuele Burioni, il re del sottosella e dicono delle assistenze top, hanno aperto ad Ita un mondo nuovo, affascinante, che forse la cercava di nascosto e che finalmente oggi le ha avvolto le braccia al collo accogliendola.

L'amazzone da endurance ci ha rivelato che quello che le è piaciuto maggiormente del nostro amato endurance, è stata l'atmosfera e l'aria respirata in gara, nei box, alle premiazioni; a questo punto possiamo solo immaginare quanto questa passione all'esordio possa crescere, una volta vista l’imminente gara di Torgnon (Ao) dove l'imprenditrice ha intenzione di andare.
Grazie Ita, l'endurance moderno oggi più che mai, ha bisogno di sportive e sognatrici come te. Goditi questi primi trofei vinti, ben due per cominciare, uno per te e uno per il tuo cavallo e posizionali con cura in bella vista nella tua già ricca bacheca.
Luca Giannangeli - foto by Casentino team
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