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COS' E' L'ENDURANCE? SEMPLICE, UN MARE DI EMOZIONI

Aggiornamento: 6 giu 2022




Il mio pensiero a bocce ferme


Il week-end appena vissuto all'Ippodromo di San Rossore di Pisa, sicuramente rimarrà impresso nella mente dei tanti presenti, a mio parere per due motivi: uno perché per la prima volta venivano assegnati ben 12 titoli italiani durante la stessa manifestazione, due perché faceva davvero caldo, anomalo aggiungerei ma forse perché sono un montanaro!

Lo scorso anno, nelle stesse date, si registravano in zona mediamente 6/8 gradi in meno, soprattutto nelle massime ma è ormai assodato che il clima sta cambiando come del resto la visione del Dipartimento Endurance FISE.

Nella fattispecie l'idea di riunire sotto lo stesso tetto tutte le categorie che concorrevano al titolo, comprese le under14 e i pony, si è rivelata particolarmente azzeccata.

Un'occasione unica per i giovanissimi di ritrovarsi gomito a gomito con i più navigati ed esperti colleghi in un contesto favoloso come quello dell'ippodromo di Pisa.

Personalmente, ho assistito nella mia carriera a centinaia di gare importanti ma mai come in questo caso, si è riaccesa in me quella passione a volte sopita, verso questa affascinante e difficile disciplina equestre.





Ho vissuto e provato sulla mia pelle emozioni fortissime che mi hanno riportato alla mente i motivi per i quali abbandonai in tempi non sospetti, posti di lavoro agiati, ambiti, per inseguire il mio sogno, quello di essere al fianco dell'endurance e contribuire quotidianamente alla sua divulgazione.

Dal 2003 non è passato un giorno senza scrivere una notizia ad esso dedicata, prima su Sportendurance.it, poi con la nascita dei social sulle loro varie pagine, passando poi dalla carta stampata di Sport Endurance EVO fino alla Web streaming TV ENDURANCE & dintorni.

Streaming significa letteralmente "qualcosa che scorre", un ruscello per l'esattezza, dalla parola anglosassone stream.

Come l'acqua che scorre, anche io ho seguito il suo flusso, adeguandomi ai cambi di direzione e corrente imposti dal fluire rapido della vita e delle tecnologie che l’accompagnano.

Solo un matto non cambia, non si adegua ai tempi, non cerca stimoli, tenendo fede al famoso "giro di sedia" descritto dal poeta cileno Pablo Neruda.

Ebbene oggi, in occasione dei VIM Spa Campionati Italiani Endurance 2022 organizzati alla perfezione dal team/famiglia di Gianluca Laliscia e Simona Zucchetta, sono ancora qui più carico che mai, in vista di una stagione che è appena iniziata, con Europei JYR e Mondiali Senior all'orizzonte!

Ho voluto scrivere in prima persona queste poche righe dopo aver raccolto le energie spese durante il lungo week-end ancora in corso, per cercare di trasmettere a chi non avesse assistito, quelle emozioni provate per le quali ringrazio le amazzoni ed i cavalieri che le hanno generate con le loro performance.

Assistere ad una doppia volata sulla stessa dirittura d'arrivo nel giro di pochi secondi, (CEI2* e CEI2JY*), ascoltare da lontano i cuori battere nelle visite veterinarie finali della CEI3*, i tuffi nei vasconi dei vincitori, i secchi d'acqua sollevati da adolescenti e bambini inseguendo il proprio cavallo, non ha prezzo, è un regalo, un inno allo sport ed alla vita.

Il tutto sempre in compagnia del capo Dipartimento Massimo Nova e del CT della Nazionale Nando Torre che ringrazio, con i quali non abbiamo mai saltato un'assistenza, tranne l'ultima delle CEI2* perché, 4 scalmanate ragazze, andavano troppo forte per fermarvisi!!


Ma l'emozione più grande personalmente l'ho provata quando Valentina Galli, amazzone al suo ultimo anno da Young Riders, usciva dal cancello finale della sua 120 km.

Dopo aver tagliato per prima il traguardo finale, è stata fermata dalla commissione giudicante per una lieve ma visibile zoppia.

Ebbene, incrociandola dopo qualche secondo dal verdetto le ho detto: "Valentina mi dispiace, sei stata bravissima, hai comunque vinto". Di tutta risposta, degna di una donna matura, di una vera sportiva, ha risposto in maniera glaciale: "questo è l'endurance !!".


Impariamo gente, impariamo...

Io ti rispondo, vi rispondo, grazie per avermi fatto sentire vivo, ancora una volta.


Con affetto,

Luca Giannangeli



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