top of page
Quelle medaglie cercate e costruite
Il successo non arriva mai per caso; è il risultato di una serie di azioni pianificate e studiate in anticipo; la teoria che diventa pratica, dal seme alla pianta e finalmente il raccolto.
Arrivano allora i frutti che si trasformano in metalli preziosi come l’oro l’argento, il bronzo.
[caption id="attachment_8695" align="aligncenter" width="560" caption="Lo squadrone azzurro schierato"]
[/caption]
L’Italia a Mont le Soie “ha fatto paura”, nel senso che la incuteva; dalle 7 del mattino fino al termine della gara, i caschetti tricolori KEP Italia erano i “sorvegliati speciali” e, classifiche alla mano, non avevano tutti i torti.
Al Campionato d’Europa di sabato scorso, sei ragazzi superlativi hanno danzato sul percorso a ritmo di una musica le quali note erano ben evidenziate sui loro spartiti; a dirigere l’orchestra un’equipe capace, pronta, umile e vincente.
E’ oro individuale e argento a squadre; l’incredulità ad un paio d’ore dall’incoronazione, ancora si legge sugli occhi dei fortunati presenti.
[caption id="attachment_8697" align="aligncenter" width="560" caption="Una sontuosa Mara Feola "]
[/caption]
Soltanto con i festeggiamenti che si sono protratti fino a notte inoltrata, la tensione è andata scemando e con essa l’arrivo della consapevolezza di essere stati grandi.
[caption id="attachment_8700" align="aligncenter" width="560" caption="Mara e Grigali (All.del Ma' Santa Teresa Gallura)"]
[/caption]
Un doveroso plauso va prima di tutto ai cavalli, perfetti, grintosi e forse coscienti di essere chiamati ad una performance storica.
[caption id="attachment_8701" align="aligncenter" width="560" caption="Ian Williams a premiare Mara Feola"]
[/caption]
I loro nomi rimarranno per sempre negli albi d’oro e le note dell’inno di Mameli continueranno a risuonare sullo splendido altopiano di Mont le Soie.
Angela Origgi e Denis Pesce, coadiuvati dal veterinario del team azzurro Daniele Gagliardi ed all’instancabile David Holmes, sembravano intendersi con lo sguardo perché tutto era stato programmato, organizzato, simulato i giorni precedenti la gara.
Anche la scelta e la comunicazione ai cavalieri della squadra, accettata e condivisa con il sorriso sulle labbra, si è rivelata vincente.
I due binomi individuali, Elena Mariotti/Palkaline d’Alauze e Simona Giancola/Duina, nonostante avessero ricevuto ordini di scuderia di “provare” a fare la propria gara puntando in alto, si sono egregiamente spesi a stare con il gruppo con lo scopo di fare andatura e tirare.
[caption id="attachment_8698" align="aligncenter" width="560" caption="Il gruppo azzurro"]
[/caption]
[caption id="attachment_8699" align="aligncenter" width="560" caption="Sempre compatti"]
[/caption]
La loro prematura eliminazione, nonostante lo scontato dispiacere, non è stata vana; è anche grazie a loro che l’argento a squadre oggi è stretto nelle nostre mani.
Al passaggio dei magnifici 6 la terra tremava. Ad attenderli e stimolarli sul campo c’era sempre il cittì Angela Origgi che urlava loro, correndogli al fianco, distacchi, tempi e posizioni.
[caption id="attachment_8708" align="aligncenter" width="560" caption="Simona ci prova..."]
[/caption]
Spesso gli sguardi dei ragazzi cercavano l’incrocio con quello di Angela lungo il percorso per il semplice scopo di essere rassicurati e di rassicurare sulle loro condizioni.
Ad ogni giro, superate le visite veterinarie, briefing Angela/Denis e subito riunione con la squadra; l’ordine dal principio era uno soltanto, tenere sempre a vista i primi e rispondere ad eventuali attacchi, in una parola “osare”.
Al termine del loop 2 il team era subito dopo il podio virtuale a circa 3 minuti e 30 dai primi; al primo punto di assistenza del terzo giro eravamo ad 1 minuto e mezzo dunque le urla di Angela.
Alla terza assistenza non c’era più voce perché i ragazzi volavano davanti a tutti con un piglio sul volto che lasciava immaginare qualcosa di veramente bello.
Non c’è spazio per le emozioni in macchina tra un’assistenza e l’altra, la decisione è quella di stare in silenzio, di non dire nulla; la buona sorte doveva essere con noi.
La salita finale ci ha negato l’oro per un centinaio di imponderabili secondi ma non importa assolutamente, è storia ugualmente.
Non ancora soddisfatta Angela, invece di recarsi direttamente all’arrivo, è andata giù per una discesa per incrociare i cavalli i cavalli per l’ultima volta prima della presunta volata finale.
I cavalli stavano per uscire da un fitto bosco e c’era una curva molto pericolosa con due grossi alberi a delimitarla; l’intervento e l’incitamento di Angela a questo punto è stato fondamentale.
Spuntano due binomi francesi, Mara Feola spinta dal sempre lucido Luca Zappettini e dietro tutti gli altri; ebbene la timida ma coriacea amazzone sarda Mara Feola getta la maschera e si infila in “derapata” sotto i rami di uno degli alberi di cui sopra sfiorandoli.
[caption id="attachment_8704" align="aligncenter" width="560" caption="A 20 metri la pericolosa curva prima della volata"]
[/caption]
L’epilogo è stato al cardiopalma; volata spalla a spalla al limite della regolarità ma, come in gran premio, “ci sta”.
Nulla da fare per nessuno, Grigali non ha di certo dimenticato la pista dalla quale viene e, ingranata la marcia, ha lasciato tutti increduli sul posto regalando agli spettatori un brivido con vittoria e scivolata a terra finale.
Al galoppo, immediatamente dietro, un grandissimo Luca Zappettini e Sassifraga della Bosana che si aggiudicano il “giro veloce della corsa” fermando il tempo a 25,96 km/h di media e poi ancora due superlativi binomi come Matteo Bravi/Isteddada Saura e Daniele Serioli/Pika de Cardonne, rispettivamente 9° e 11°mi.
A questo punto ci sarebbe una lista interminabile di persone da ringraziare; ogni nome scritto su di essa ha contribuito in maniera impeccabile alla “giornata perfetta” vissuta sabato scorso.
[caption id="attachment_8705" align="aligncenter" width="560" caption="Cartellino verde"]
[/caption]
[caption id="attachment_8706" align="aligncenter" width="560" caption="l'abbraccio con Maurizio Muntoni e Daniele Gagliardi"]
[/caption]
In Belgio si è visto un gruppo di cavalieri maturi, con quello sguardo smaliziato da campioni consumati che ben fa sperare per il futuro.
L’Italia c’è ed il lavoro è soltanto appena iniziato; ci sarebbe da scrivere un libro sull’evento vissuto, un saggio sul come condurre un gruppo, mezzi permettendo, sul tetto d’Europa.
[caption id="attachment_8709" align="aligncenter" width="560" caption="Ad ognuno la sua SETZI"]
[/caption]
A Mont le Soie si sono viste due gare, una sul percorso ed una sulle strade delle assistenze; mai un attimo di respiro.
Tutte le macchine con tanto di nome del cavaliere sulla portiera, sapevano esattamente dove andare e cosa fare, con schemi ben definiti sui rispettivi road book.
Ora è imperativo non sedersi sugli allori, e continuare a lavorare divertendosi con la forza e l’umiltà che ci contraddistingue.
[caption id="attachment_8707" align="aligncenter" width="560" caption="E finalmente in acqua...."]
[/caption]
La soddisfazione del presidente Paulgross impegnato alle Ponyadi e con le elezioni imminenti, non ha trattenuto la gioia espressa telefonicamente appena appresa la notizia; la stessa è stata annunciata in tempo reale alle centinaia di persone presenti ai Pratoni del Vivaro.
Considerazioni personali
In un passaggio precedente ho accennato al fatto che Angela Origgi si è recata a circa 500 metri dall’arrivo per incitare un’ultima volta i ragazzi; ebbene, lasciati i panni del giornalista, ero con lei a correre giù per le stradine che portavano al pericoloso incrocio.
A questo punto, l’unica cosa che posso rimprovare ad Angela è che non mi ha fatto scattare la foto più importante, quella della VOLATA!!!
La stessa prontamente, a freddo mi ha risposto: “non importa Luca che non hai quella foto in mano, la VOLATA è cominciata dalla partenza di questa mattina!!!”. – “come darle torto?”.
Negli ultimi anni passavo il mio tempo a scrivere di risultati in “agrodolce” per l’Italia, sempre alla ricerca di motivazioni che poi lasciavano spesso “il tempo che trovano”.
Oggi ho potuto dare sfogo alla mia penna, anche se con la dovuta sintesi che i tempi impongono; a questo punto devo dirvelo io: “grazie ragazzi per la splendida giornata che mi avete fatto vivere; sarà sempre viva nel mio cuore”.
Luca Giannangeli
I racconti non finiscono qui; aspettiamo i vostri commenti….
CLASSIFICA a SQUADRE
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Scelta la squadra azzurra
Domattina alle ore 7.00 partirà la CEI2* del Campionato d'Eurpa J/YR.
Il team azzurro sarà composta da:
Bravi Matteo su Isteddada S.
Feola Mara su Grigali
Serioli Daniele su Pika de Cardonne
Zappettini Luca su Sassifraga della Bosana
A titolo individuale correranno:
Giancola Simona su Duina
Mariotti Elena su Palkaline d’Alauze
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Mont le Soie: Visite Ok per gli azzurrini
Visite veterinarie passate brillantemente per i sei azzurri impegnati all'Europeo di Mont le Soie.
Forse per la prima volta l'atmosfera è davvero rilassata; i ragazzi sono un "gruppo" coeso, sono complici, sono amici.
I due tecnici Denis Pesce ed Angela Origgi dialogano e convergono sui vari argomenti trattati: il primo gestirà il cancello veterinario e l'area vet, la seconda seguirà e detterà i ritmi di gara sul percorso.
Il team italiano sembra essere il più sereno, quello che si diverte e che anima le serate da casa Italia; un tendone attrezzato ad hoc con tutti i tipi di confort è a disposizione per tutti, musica compresa. (si ringrazia la sempre grande gentilezza e disponibilità degli amici sardi, dei bergamaschi ecc. ecc.)
Auto per le assistenze con bandiera italiana ovunque compreso il nome del cavaliere, divise tirate a lucido per tutti, secchi serigrafati Italia, fattori questi che contribuiscono a creare la "squadra".
Le ultime rifiniture tecniche da parte del team vet Daniele Gagliardi con David Holmes a coordinare e finalmente Sportendurance che scappa dietro tutti cogliendone sensazioni e pensieri pre gara.
Questa sera niente festa, cena leggera molto presto perchè domani lo start è alle 7.00
La temperatura è alta, l'umidità anche, si spera nella brezza che potrebbe portare conforto.
In serata comunicheremo le scelte per la squadra e gli individuali.
Ed ora un inchino per tutti gli italiani che tifano da casa da parte dei sei cavalli in gara....
































bottom of page