
Ero indeciso sul come intitolare questo articolo, non mi dispiaceva neanche il seguente: "
ENDURANCE, URGE RALLENTARE: QUALE FUTURO TRA SOCIAL NETWORK E FALSI MITI". Ed ora fate questo sforzo, ci vogliono due minuti, leggete questo articolo scritto di getto in aeroporto, in attesa di un aereo in ritardo!
"Gli ormai otre 250 voti ricevuti in soli quattro giorni, mi hanno indicato perfettamente la rotta da seguire. Questa foto che mi ha scattato recentemente a Follonica l'amico fraterno Oreste Testa, mi è tornata assai utile.
A partire dalla fine dell'estate 2019, nascerà una rivista (
cartacea e digitale) esclusivamente dedicata all'endurance italiano.
Significa che verranno utilizzati solo termini italiani, laddove possibile, significa che verrà valorizzato quanto di più bello abbiamo nel nostro paese, dai cavalli alla preziosa natura che li ospita.
La rivista sarà un luogo per chi crede nelle potenzialità del paese Italia, per chi non vuole fuggire ma preferisce lottare col nemico davanti! Sarà una piazza dove discutere senza sognare per forza, a mio avviso, false terre straniere dove correre o vivere, senza nulla togliere a chi per motivi di lavoro e/o business, vive oggi fuori Italia.
Questo nuovo strumento non racconterà in maniera sterile le gare, questo lo fanno direttamente gli atleti sui social il giorno stesso delle prove o le classifiche ormai LIVE in ogni dove; vogliamo approfondire gli argomenti inerenti l'endurance, vogliamo dare uno strumento in più per scegliere e per crescere, come persone e come atleti.
Tratteremo di "endurance vero", quello che sul web si chiama "clean" e sempre più schierati dalla parte del cavallo nel pieno rispetto della natura.
Si, avremo questa pretesa e sarà il benvenuto solamente chi, con passione, saprà aprirsi e rimettersi in discussione.
Oggi le notizie, le brevi, corrono alla velocità della luce sui social e con la stessa velocità vengono dimenticate.
Il valore di uno scritto, di una foto, di un video di un'impresa ecc. dura al massimo un giorno e, cosa più triste, il post di ognuno di noi spesso non viene indicizzato dai più comuni motori di ricerca. Ma cosa significa?
Significa che se digito l'argomento o il titolo di un post che voglio rileggere o mostrare a qualcuno, nella maggior parte dei casi non lo ritroverò più su Google o altri motori. Risultato?
Probabilmente nessuno leggerà più la tua impresa, sarà stata una cosa virtuale durata 24 ore o poco più!?
Diverso è se il post venisse pubblicato prima su un sito internet, un blog, meglio se un magazine on line registrato ad un Tribunale e solo successivamente condiviso sui social, il famoso "share"!
A mio avviso ancora meglio sfogliare pagine di riviste vere, sentire il loro profumo ed esporle sul tavolo in sala da pranzo, in club-house, in ufficio e magari, anzi sicuramente, in bagno!
Nel 2012 la voglia di imprimere su carta patinata quello che succedeva nel mondo dell'endurance, ci spinse a creare Sport Endurance EVO (mondo); lo lanciammo in ottobre in Oman, durante una Fiera dedicata a cammelli e cavalli. Oggi, con lo stesso entusiasmo di allora, vogliamo provare a fare la stessa cosa anche per l'endurance di casa nostra.
Noi amiamo il nostro paese, pensiamo sia il migliore del mondo, tocca solo a noi valorizzarlo e urlarlo in ogni dove.
Chi non fosse d'accordo per favore, cambi canale immediatamente o cambi direttamente paese, se ne avesse le capacità.
Troppo facile dare la colpa alla politica, al sistema; mi sa di scorciatoia perchè non si conoscono gli argomenti ma solo i titoli dei giornali.
Diverso è fare qualcosa, tentare almeno, metterci la faccia. Noi lo abbiamo sempre fatto esponendoci ad apprezzamenti e critiche, attraversando momenti di euforia e momenti di sconforto, (vedi WEG Tryon).
Certo tante sono le cose che non funzionano ma piangersi addosso sempre è una pratica che non ci appartiene, è un dispendio di energie inutile.
Come fare ad essere liberi? Innanzitutto non essere sul libro paga di nessuno, almeno non solo su uno! E qui ci vorrebbe la faccetta che ride di FB.
L'idea è di mandare avanti la rivista con qualche lungimirante inserzionista e con gli abbonamenti degli appassionati.
Vi chiederemo solamente
18,9 centesimi di € al giorno per provare ad essere liberi che non significa polemici a tutti i costi, per questo ci sono i social dove tutti sono giornalisti e fotografi, tutti possono dialogare con premi Nobel o Pulitzer, allo stesso livello!
Se sei disposto ad investire circa
5 € al mese per la crescita della disciplina che ami, stai leggendo l’articolo giusto.
Lanceremo la campagna abbonamenti già da gennaio, al raggiungimento della cifra stabilita minima, 250, partiremo al galoppo.
P.S. dobbiamo decidere il titolo della rivista, lanceremo una campagna anche per questo, lo sceglieremo insieme a voi…
Grazie a tutti per la fiducia dimostrata; io ci ho sempre messo la faccia, dal 2003! Quando internet lo avevano in pochi!"
Luca Giannangeli