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LA FRANCIA VUOLE IL GPS NELL'ENDURANCE E L'ITALIA?
E' proprio vero che i detti non sbagliano mai...
In questo caso iL "non si è mai profeti in Patria" cade proprio a pennello.
Mentre in Italia si discute sulla cancellazione dell'obbligatorietà del GPS nelle CEI3*, soprattutto dopo gli accadimenti dello scorso anno ai Pratoni del Vivaro, fatto che si è concluso con un "non luogo a procedere", T-Track GPS è stata chiamata per il secondo anno consecutivo dalla gara più importante di Francia, Fontainebleau, a svolgere il servizio di tracciamento. Parliamo di oltre 300 cavalli!
Dopo la Francia sarà la volta dell'Inghilterra, ancora 5 tappe blasonate in Francia e poi fuori Europa.
Insomma, il GPS nasce prima di tutto per la sicurezza di cavalli e cavalieri, poi per la spettacolarizzazione e la messa a punto della tattica di gara.
Solamente in Italia è stato visto, spinto da correnti conservatrici, come uno strumento di controllo, un qualcosa di severo, un qualcosa da evitare!
Il GPS in Italia serve a smascherare chi ha tagliato ma poi, siccome la FEI non lo prevede, per ora, nessuno può fare reclamo basandosi su questo.
Allora usiamo centinaia di uomini sul percorso che scrivono cartellini a penna, ovviamente facilmente modificabili, come le classifiche prese a mano o comunicate con le radioline o, peggio ancora, con transponder più o meno funzionanti!
Per fortuna esistono alcuni comitati organizzatori, probabilmente più lungimiranti, più tecnologici o che più semplicemente non devono nascondere nulla, che non la pensano allo stesso modo.
In questa stagione il GPS verrà utilizzato a Vittorito, ad Arborea, a Torgnon, probabilmente come sempre a Follonica, insomma nelle gare più importanti.
Tempo al tempo..l'endurance per migliorare deve maturare dunque confidiamo sul fatto che i frutti, se rimangono attaccati al ramo, prima o poi matureranno!
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