Il racconto appassionato di Giuseppe Murrali
Riceviamo e pubblichiamo il sentito racconto di un vero appassionato di endurance; tanti si ritroveranno nelle sue parole, specialmente quelle iniziali quando descrive perfettamente le ore che procedono le gare.
[caption id="attachment_9068" align="alignright" width="255" caption="Giuseppe e Monna Lisa del Ma'"]
“Nel ringraziarvi per il lavoro svolto dal vostro giornale on-line, volevo approfittarne per esprimere le mie impressioni e considerazioni relativamente all’ultima gara svoltasi in Capoterra (CA) il giorno 28 ottobre 2012.
…..Come di consuetudine la sveglia del sabato mattina, prima della gara, non suona, ma non per difetto, la notte passa talmente velocemente che non gli do il tempo di suonare, l’ansia fa si che il mio orologio biologico non abbia bisogno di sollecitazioni sonore per essere riattivato.
Ci incontriamo al bar con il resto del gruppo, per fare una piccola colazione e poi via di corsa a preparare i nostri atleti cavalli affinché possano affrontare il lungo viaggio che ci aspetta nelle migliori condizioni possibili.
Preparati i cavalli ci prepariamo per il lungo viaggio, le condizioni meteo non sono molto favorevoli ma la voglia di affrontare questa gara è talmente tanta che nulla ci avrebbe potuto scoraggiare.
Nel tardo pomeriggio arriviamo al centro ippico Santa Vittoria di Capoterra che con un abbraccio fraterno ci accoglie come tutti i sardi sanno fare (per noi l’ospite è sacro).
Riprepariamo i cavalli per presentarli alle visite mediche con un aspetto degno da concorso di dressage, ma il tempo non è sempre dalla nostra infatti un violento temporale fa si che il trotto iniziale sia fatto sotto una scrosciante pioggia.
La mattina seguente ci svegliamo alle ore 05.00 (non avevamo ricordato che proprio quel girono c’era il cambio dell’ora solare) e subito siamo andati a controllare i nostri amici cavalli, dopo averli accuditi con buon fieno ed un pochino di mangime abbiamo potuto pensare a noi….. una abbondante colazione prima della “lotta finale”.
Bisogna precisare che oltre la normale gara ci stiamo giocando il titolo individuale di campioni regionali nella categoria CEN B.
Ormai tutto e pronto sono le ore 07.30 è ora di partire, l’ansia prima di montare sale un pochino, ma subito dopo avere inforcato la sella il mondo sembra calare il sipario ed il cavallo mi trasmette i suoi battiti cardiaci facendomi rilassare.
Si parte per il primo giro, cerco di rimanere unito al gruppo di testa, non voglio lasciare che gli altri si allontanino, mi tengo in posizione defilata ma sempre in condizioni di poter gestire la gara. Sin da subito mi accorgo che il percorso è molto tecnico le salite sono molto dure, alcune brevi che superano il 20% ed altre un pochino più lunghe che arrivano sino al 16%, il mio pensiero va subito allo sforzo che dovrà affrontare la cavalla, ma conoscendo il lavoro di preparazione fatto la cosa non mi preoccupa più di tanto. Arriviamo tra i primi quattro a pochi secondi uno dall’altro e subito dopo il primo lascia passare dei veterinari siamo pronti per affrontare il secondo giro. Il tempo oggi e nostro alleato il vento fresco fa si che i cavalli possano reggere l’alto sforzo.
Il secondo giro ci vede in tre, con un piccolo gruppo alle spalle, uno dei primi è il pretendente al trono, il mio antagonista, ma decido di non lasciargli spazio.
Si riparte per il terzo ed ultimo anello, lascio qualche minuto agli altri, ma il percorso inizia a farsi sentire sulle gambe, e cosi insieme a Gianni Delinna e Coccorita de Mores si prosegue la gara.
Ormai mancano circa 8 km alla fine della gara, è bastato solo uno sguardo con Gianni per capire che tutto lo sforzo fatto fino a quel momento avrebbe dato i suoi frutti al fotofinish, così abbiamo iniziato la volata finale (il traguardo anziché avvicinarsi sembrava che si allontanasse sempre di più).
Con grande stupore mi accorgo che la piccola Monna Lisa del Mà più galoppa e più vuole aumentare la velocità così la lascio fare, ormai ci siamo, mancano poche centinaia di metri per l’atteso traguardo mi guardo alle spalle devo solo gestire la gara ed eccomi a passare per primo la linea di arrivo, ma come tutti sappiamo ci attende la visita finale quella che come sempre mi provoca più ansia. Il proprietario come sempre non si avvicina (la sua tensione supera di sicuro la mia) e mi lascia fare.
Dopo circa 15 minuti entriamo in visita e quando i veterinari ci danno l’ok la tensione cala, tutto e fatto, il nostro obiettivo è stato centrato la gara è vinta con il premio più ambito la Best Condition siamo i campioni sardi 2012.
Per questo splendido campionato desidero ringraziare quanti con supporto tecnico, morale e finanziario hanno saputo darmi, in modo particolare vorrei ringraziare i miei amici dell’assistenza Antonio Pintus (noto “Binzo”), Gianluca Rosella che si è “abbassato da ottimo cavaliere di salto ad ostacoli ad un mondo di fango e polvere”, la mia ragazza Beatrice Milanesio che con il suo supporto morale mi ha sempre dato la grinta per potere dare il meglio di me, il proprietario del cavallo Monna Lisa del Mà, Salvatore Azzena che mi ha fatto conoscere questo splendido mondo che è l’endurance, ma il ringraziamento più importante va a lei la piccola “Monna” alla quale nessuno avrebbe mai creduto, ma alla fine solo lei è riuscita a stupire tutti”.