
L'amazzone italian
Elena Lanfranchi, dopo la sua interessante parentesi negli Emirati, ha parecchie cose da raccontare. Consigliamo a tutti di leggere l'articolo che segue, ma con attenzione....
"Il deserto è il sogno di tutti gli enduristi, da quando inizi a fare la prima gara della tua vita, si insinua dentro di te. Quando sono arrivata nel deserto e sono salita a cavallo per la prima volta, stanca perchè non dormivo dal giorno prima visto il viaggio, i brividi nella schiena e un sorriso ebete non me li poteva togliere nessuno. A cavallo nel deserto per la prima volta e capire che quello non è un punto d'arrivo ma un punto di partenza, questo è il bello, combatti con un obiettivo e poi ti accorgi che è l'inizio di una nuova avventura. Un'avventura non sempre facile perchè integrarsi è difficile, capire la cultura e i comportamenti a volte non è immediato ma appagante al momento in cui ce la fai. Sono un endurista, le cose facili non mi potevano piacere per forza :).
L'Italia manca sempre quando sei all'estero ma non era la prima volta che mi trovavo lontana da casa, sola, ed il periodo non è stato poi così lungo, ma la famiglia, gli amici, gli animali che hai lasciato a casa, sono sempre nella tua testa quando sei distante.
Il lato positivo di questa lontananza è che grazie ad essa riesci a rimettere tutto nelle giuste proporzioni; i rapporti e gli obiettivi diventano più chiari.
Cosa consiglierei per raggiungere i propri obiettivi?... AVERLI, sembra così scontato ma molta gente naviga a vista e non ha obiettivi nel medio-lungo periodo, parafrasando Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, non importa quale strada prendi...se non sai dove andare, ma se lo sai devi mettere tutte le tue forze per arrivare dove vuoi!
"Gatto del Cheshire" - chiese Alice - "
mi diresti per favore che strada devo prendere per andarmene di qui?"
"
Dipende molto da dove vuoi andare" - rispose il Gatto.
"
Non mi importa molto il dove", - disse Alice.
"
Allora non mi importa quale strada prendi" - disse il Gatto
(Lewis Carroll)

Da quest'esperienza porto a casa... ben 380 km di gare, non oso calcolare quanti di allenamento, amicizie con persone davvero speciali che mi hanno aiutato e sostenuto nei momenti di difficoltà e tante emozioni che non si possono spiegare a parole.
L'esperienza negli emirati mi ha arricchito a livello sportivo e non solo, allenando giorno per giorno con i migliori trainer e professionisti al mondo, con gare tutti i fine settimana con più di 100 partenti, non si può che imparare.
Vorrei ringraziare la mia famiglia e tutte le magnifiche persone, italiani e non, che hanno reso possibile questa avventura".