
Il prossimo 26 agosto come annunciato, l'
Ippodromo del Casalone aprirà le porte all'endurance per il secondo anno consecutivo.
Chi non volesse perdere l'opportunità di correre nella struttura ippica inaugurata nel 1925, ha tempo fino al
18 agosto per le categorie internazionali e il
23 agosto per le nazionali; i box devono essere prenotati entro il
18 agosto previo invio di e-mail a
cvivar@tin.it
Essere presenti al Casalone significa immergersi nel passato, nella storia dell'ippica italiana.
Sbirciando sul web abbiamo trovato alcuni informazioni che faranno piacere a chi correrà a Grosseto.
Fin dai primi anni dell’Ottocento nelle grosse fattorie, nei borghi di pianura e di montagna, si disputavano corse: gare di berberi, prima, poi sfide e giostre di butteri, talvolta organizzate solo per designare il cavallo più veloce del branco.
Il premio era un “palio”, un drappo, una bandiera, oppure un vessillo con lo stemma reale e quello del capoluogo maremmano.
Fu nei tardi anni sessanta dell’Ottocento che si cominciò a pensare in questa terra alle “corse alla maniera inglese”, fino a quando, nel 1872, prese corpo a prima stagione di corse in Maremma.
Nacque allora la Società Ippica Grosseto. Il rapido successo e la fama del primo ippodromo di Barbanella e della Società si interruppero tuttavia bruscamente già nel 1880 per ragioni economiche, burocratiche e climatiche.
Il sito dell'ippodromo conclude ricordando che nel 1925, al termine della Grande Guerra, fu inaugurato l'attuale ippodromo del Casalone, e in una Grosseto che contava 15mila abitanti furono aperte le porte di una struttura, e del suo parco, che dopo più di ottanta anni ancora regala divertimenti e sensazioni elettrizzanti ad appassionati e non, a visitatori e addetti ai lavori, a bambini e adulti.
Trofeo del Casalone atto numero 2, non puoi mancare...