
Sovente capita di ascoltare delle inesattezze in materia di
“Libri genealogici” e
"Cavallo italiano". Facciamo chiarezza.
Il
MIPAAF gestisce ed attua il Disciplinare dei Libri genealogici per:
I Libro:
Cavallo Orientale;
II Libro: Cavallo Anglo-Arabo;
III Libro:
Cavallo Sella Italiano.
I Libro: equini provenienti dalle zone di origine del cavallo orientale. Esso è diviso in due sezioni:
A) Puro Sangue Orientale ( p.s.o.) cavalli discendenti dei Purosangue Arabi o Orientali ed i loro incroci con i p.s.a ( W.A.H.O);
B) Orientale, diverso dal Puro Sangue Orientale e dal Puro Sangue Arabo.
II Libro: è riservato ai cavalli
Anglo Arabi, definiti secondo le indicazioni della Conferenza Internazionale C.I.A.A. . I soggetti con
percentuale di sangue arabo inferiore al 25% vengono classificati
"Anglo Arabo di complemento", tale condizione deve essere evidenziata in tutti i documenti ufficiali.
III Libro, ovvero quello del
Sella Italiano, conta quattro sezioni:
A) cavalli nati dall'incrocio tra stalloni sella italiano iscritti al Registro Principale con fattrici delle razze Maremmana, Salernitana, Persana, Puro Sangue Inglese e Anglo Araba, iscritte ai rispettivi libri genealogici e registri anagrafici;
B) cavalli nati dall'incrocio tra fattrici sella italiano iscritte al registro principale ovvero, ove previsto al registro supplementare, con stalloni delle razze Maremmana, Salernitana, Persana e Anglo Araba, iscritti nei rispettivi libri genealogici o registri anagrafici e che abbiano superato con esito positivo le valutazioni genetiche previste dal disciplinare per le prove di valutazione genetica in stazione degli stalloni di razza Sella italiano;
C) cavalli nati dall'incrocio tra fattrici sella italiano iscritte al registro principale ovvero ove previsto al registro supplementare , con stalloni Puro Sangue Inglese iscritti al repertorio stalloni;
D) cavalli nati da stalloni sella italiano iscritti al registro principale e da fattrici sella iscritte al registro principale ovvero ove previsto, al registro supplementare.
La conoscenza normativa , nella difficile professione di allevatore, non è un optional.
Filippo Caporossi