Nei territori della Regione Lazio sono in essere iniziative atte a scongiurare lo spreco di risorse idriche.
L’acqua, in quanto bene senza forma e non suscettibile di proprietà esclusiva come le altre cose materiali, è stata a lungo considerata dal diritto una risorsa illimitata, destinata al massimo sfruttamento possibile; stato dell’ arte che purtroppo, valutata la realtà, potrebbe mutare (nella fattispecie afferente la “risorsa illimitata”).
Una società responsabile -
capace di non “
asciugare le riserve idriche” -
prevalga e si imponga.
E’
in gioco il futuro;
non soltanto nel Lazio.
Filippo Caporossi