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A.I.A.C.E. E I SUOI PRIMI 17 STALLONI
Evidentemente il numero 17 ha portato fortuna al primo appuntamento ufficiale promosso da AIACE, Associazione Italiana Allevatori Cavalli da Endurance.
Dovevano essere 18, poi la rinuncia di uno di essi ha fatto fermare il contatore sul numero che segna l'inizio del cammino per la neonata Associazione.
Lo scorso 19 gennaio a Zanica, in provincia di Bergamo, presso l’Agriturismo la Campanina, è andata in scena la prima iniziativa firmata AIACE, la vetrina Stalloni e futuri tali.
A poco più di tre mesi dalla nascita di AIACE, un gruppo di amici e appassionati di endurance ha realizzato un qualcosa che forse in tanti desideravano ma che non sapevano ancora identificare.
Una nutrita platea interessata, ha presenziato sia alla passerella indoor dei cavalli, che alla cena che è seguita con tanto di taglio augurale della torta AIACE.
Tra i tanti messaggi, foto e video pubblicati sui social, cerchiamo di fare ordine e diamo il microfono alla nota allevatrice Alessandra Acutis, presidente pro-tempore dell'Associazione.
Allora Alessandra, dal sogno alla realtà in pochissimo tempo. Come mai questa vetrina?
Lo spirito che ci ha spinto ad organizzare la vetrina Stalloni 2019 è stato sicuramente quello di creare un momento di aggregazione e di confronto tra gli appassionati di endurance.
Serviva poggiare la prima pietra dunque è nato l’evento. Ovviamente lo scopo finale era quello di mostrare dal vivo, di far toccare con mano gli stalloni eventualmente scelti per le proprie monte.
La vetrina era rivolta come prima uscita al pubblico italiano ma nulla toglie, anzi speriamo, di poter allargare i nostri confini e mostrare al mondo i nostri prodotti.
Sinceramente non ci aspettavamo una così grande affluenza; una rapida conta ha riportato 170 presenze di cui ben 120 che hanno scelto di brindare con noi fino a sera inoltrata. Ho avuto la netta sensazione che l'endurista italiano aveva voglia di vivere qualcosa di nuovo, di sentirsi partecipe di un cambiamento che con tanta modestia ed umiltà vorremmo portare avanti, consci della qualità e della maturazione dell’endurance italiano.
Di fatto se ci guardiamo indietro, non era mai stata organizzata una cosa del genere e, vedere l'importante viavai ai box degli stalloni, mi ha lasciato incredula nonché soddisfatta.
In tanti hanno voluto davvero toccare con mano gli stalloni, fermarsi a parlare con gli allevatori, fare domande, prendere appunti; occupare un ring con una rassegna del genere, organizzata in pochissimo tempo, è stato un ottimo punto di partenza.
A tuo avviso, che giudizio dai agli stalloni presenti e all’iniziativa in generale?
Secondo il mio parere e quello degli altri organizzatori, la qualità dei cavalli nel complesso era ottima inoltre, parlando con Angela Origgi abbiamo convenuto che era la prima volta che gli enduristi si riunivano in un evento tutti belli "lindi e pinti" e con i cavalli tirati a lucido. Sai noi dell'endurance siamo sempre un po' quelli "sgarrupati e infangati" e invece questa volta, ci siamo ritrovati sotto nuove e piacevoli vesti.
Anche i cavalli sono stati presentati in perfette condizioni e con il vestito della domenica!! Il loro comportamento in arena mi ha lasciato sorpresa, stiamo sempre parlando non di cavalli da show dunque non abituati ad esibirsi!
Ok, il punto di partenza è stato marcato; cosa ci dobbiamo aspettare ora? Farete un bis?
Assolutamente si, già sono in calendario due nuovi appuntamenti, uno al nord, uno un po' più al centro, entrambi dedicati ai puledri.
Una rassegna puledri si terrà in Aprile (data da decidere) e si svolgerà sempre qui a la Campanina e Ranch il Sentiero, mentre l’altra andrà in scena in Ottobre in Toscana.
Qual è il prossimo passo di AIACE?
Abbiamo molte idee, una delle più ambiziose è quella di creare un sistema di punteggio per gli stalloni, le fattrici e i puledri al fine di valorizzare chi lo meriterà.
Tutto è in fase embrionale ma comunque la ferma idea è quella di comporre una giuria, apolitica e più disinteressata possibile formata da veterinari ed esperti, rigorosamente stranieri, cercando appunto di non creare conflitti di interesse o presunti tali.
Stiamo ragionando su alcuni parametri che verranno presi in considerazione dai giudici che dovranno avere una visione globale del cavallo; non vogliamo crearne di categorici, non vogliamo stilare un vademecum del miglior cavallo da endurance, ma comunque mirati all'individuazione dei cavalli con le migliori attitudini per le lunghe distanze. Quindi l'estetica, la morfologia, i risultati in gara, tutto concorrerà a raggiungere i migliori punteggi".
Siamo ai ringraziamenti. Chi è nella lista?
Innanzitutto, a nome dell’Associazione, voglio ringraziare tutti gli intervenuti, i simpatizzanti e tutti quelli che hanno deciso o che decideranno di associarsi.
Un grazie corale da parte di AIACE sicuramente va alla Tipografia Etrusca, nella persona di Marco Cianferoni,che ha realizzato la brochure con le schede degli stalloni, grazie di cuore!
Ma ancora grazie agli sponsor che con il loro contributo hanno partecipato alla buona riuscita della giornata. Parliamo di Nbf Lanes, Candioli, Equiplanet, Stamina mangimi naturali, Piergiorgio Equitime di Benedetto nonché la struttura ospitante Agriturismo La Campanina & Ranch il Sentiero.
Un grazie speciale va al fotografo Guido Galeazzi che ha saputo immortalare momenti importanti della prima iniziativa pubblica di AIACE.
A nome personale vorrei invece fare un grande applauso ai miei otto compagni di avventura, che hanno fatto tutto il possibile e l’impossibile per realizzare questo progetto, siete proprio “magnifici”.
Riproduzione riservata © SportEndurance.it
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