
Il tour di tre tappe organizzato da Generali Endurance Team prende forma; scelto il nome del progetto e stilato il regolamento.
Nasce ufficialmente,
"GAIA ENDURANCE TOUR - RANKING 2021".
Perchè Gaia?
Gaia von Freymann è la 16enne investita e uccisa insieme all’amica Camilla Romagnoli mentre attraversavano il noto Corso Francia a Roma.
Quella maledetta notte tra il 21 e il 22 Dicembre 2019, il cuore di tre famiglie si è fermato perché non esiste più alto dolore della perdita di un figlio.
Tre perché anche i genitori di Pietro Genovese, il 21enne alla guida del Suv che le ha investite, si sono visti distruggere la loro vita e quella di suo figlio, irreversibilmente segnata.
Il papà di Gaia,
Edward von Freymann, è un caro amico di
Chiara Vivarelli, colei che tiene le fila del settore organizzazione gare del
Generali Endurance Team.
Durante le tante chiacchierate tra i due, è spuntato fuori l'amore di Gaia verso tutti gli animali; nel suo immaginario, a guidare l'allegro esercito di animaletti,
farfalle e
cavalli.
Gli sguardi di Chiara ed Edward si sono incrociati e, senza che nessuno parlasse, l'idea di intitolarle il Tour era già sul tavolo nero su bianco.
In una toccante intervista al papà di Gaia pubblicata su Corriere.it
(di seguito trovate il link), scopriamo che Gaia era amante del mondo della moda ed il suo sogno era lavorare un giorno in quel settore.
In un tema da lei scritto, mostrato ai giornali si legge: "
I sogni possono essere dolci, amichevoli e infiniti perché più sogni hai, più diventi creativo. Se ti riempi di sogni, diventerai pieno di immaginazione. Io non sono una sognatrice, ma mi piacerebbe lavorare nel campo della moda, perché mi affascina sin da quando sono bambina."
Ebbene, ironia della sorte, nella prima tappa del Tour di endurance a lei dedicato, si respirerà moda ovunque.
La gara 1 del tour infatti, avrà come parterre d'eccezione,
l'Arezzo Equestrian Centre. Il centro equestre nacque nel 1992 da un'idea della contessa
Ita Marzotto, veneta d'origine e toscana d'adozione, appartenente alla nota famiglia di industriali impegnata prevalentemente nel settore tessile (Gruppo Marzotto) dunque nella alta moda.
Papà Edward da quel maledetto giorno, ha deciso di tenere viva la memoria della sua amata piccola Gaia, impegnando il suo tempo libero dal lavoro, al sociale ed alle iniziative di beneficienza. La sua volontà è quella di sensibilizzare i giovani e non solo, sull'educazione stradale, il rispetto delle regole e l'abbattimento delle barriere architettoniche.
L'endurance, la disciplina equestre più dura, tenendo fede al suo significato, resistenza, è pronto a tenere alto il ricordo di
Gaia portandolo fino alla premiazione finale del Tour che avverrà, alla presenza di suo papà, presso l'ippodromo di Grosseto.
Di seguito il
LINK all'articolo dedicato a GAIA apparso sul Corriere.it ed il regolamento del TOUR
Regolamento GAIA Endurance Tour