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UN MONDIALE A DOPPIA VELOCITA'

LA GARA
Tra i vari "live", il gps, i social media invasi da foto e video nonché l'ottimo ufficio stampa dell'evento, rimane poco da dire. Le classifiche parlano chiaro, come le giri giri, raccontano tutto, minuto per minuto!” Possiamo solo dire che la mannaia dell'endurance, quando colpisce, non guarda colori, etnie e conti banca, quando cala fa male. Come il tele-laser che ti fa la multa quando eccedi la velocità, non gli importa che macchina hai, guarda solo la targa e tira fuori lo scontrino! Questa mannaia ha fatto male all'Italia e malissimo a tanti atleti all'inizio favoriti; ha però anche risparmiato qualcuno, premiandolo. L'endurance è difficile da prevedere, le previsioni sono un azzardo; scommettere sui cavalli è sempre stato difficile viste le tante variabili che scendono in campo. Il campione del mondo Juma Punti ne sa qualcosa, il team del Bahrain, decimato, anche, gli Stati Uniti, dove l'endurance è nato, addirittura costrettI al ritiro prima di partire a causa della febbre di uno dei cavalli del team, ecc. ecc. Cosa dire dell’Italia che ha visto infrangersi i sogni di una medaglia allo scadere? San Rossore, era forse l'occasione perfetta per strappare un metallo prezioso ma è andata così, rispetto e testa alta. Avremo modo e tempo per ascoltare i protagonisti italiani al mondiale e raccogliere le loro sensazioni direttamente dalla loro voce e dal loro viso. Stiamo programmando una trasmissione per il palinsesto di ENDURANCE & dintorni. Il cittì della Nazionale ed il suo staff hanno seguito dalle 7.00 del mattino tutte le fasi di gara, in realtà senza entrare spesso nella sua tattica perché tutto era chiaro e stabilito a principio. Fare una gara accorta, senza spingere a tutta ma neanche sedersi sul percorso. Così è stato, ognuno godeva di una certa libertà di azione, con l’obiettivo della medaglia a squadre. Il resto della storia lo sapete meglio di me che ancora non studio attentamente le classifiche perché in viaggio! Per chiudere, doverosi i complimenti al team Italia perché vorrei ricordare a tutti, aldilà dei risultati che comunque FISE e CONI vogliono, dal punto di vista sportivo, essere solo selezionati per rappresentare il proprio paese, è già di per sé una grande una vittoria. Non possiamo però non citare il grande risultato di Umberto Fava ed il suo Antar Jr riuscito a centrare una 16ma posizione chiudendo la gara ad oltre 20, km/h di media finale. Ed ancora bravissima Martina Gaiani e Badmington D’Oc, 21mi a quasi 19 di media. Gli altri, fermati dai cancelli, non hanno nulla da rimproverarsi, questo è l’endurance, lo avete scelto anche per correre questi rischi. Infine, bravissime Spagna e Francia, ma superlativi direi i Brasiliani anche se non molto affabili aggiungerei, arrivati dall’oceano Atlantico per strappare una medaglia al vecchio Continente. Degli U.A.E. che dire, oro e argento individuale, “nulla quaestio”. Ci vediamo a Verona…. Buon riposo Luca Giannangeli Foto by Ufficio Stampa TGC Event – SistemaEventi.itbottom of page