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Un italiano al Raid Kaliber

Per il secondo anno consecutivo, Stefano Chidichimo si è reso protagonista di un'esperienza dal fascino particolare in terra di Andalusia.
Il cavaliere italiano ha partecipato al V° RAID Kaliber in terra andalucia, un misto tra trekking ed endurance dal sapore antico m dalle velocità moderne.
Riceviamo e pubblichiamo
V° RAID KALIBER ANDALUCIA… IL SOGNO CONTINUA!
Anche quest’anno, grazie  alla disponibilità dell’Equiconfor e alla preziosa sponsorizzazione della KAIROS s.r.l. riesco ad organizzarmi all’ultimo tuffo per rappresentare l’Italia nella gara-raid più lunga del mondo.
Ad aspettarmi a Siviglia il patron dell’evento Don Josè Manuel Soto Alarcon e famiglia, il suo cavallo Picapiedra, ispano arabo di 12 anni mio compagno di avventura… e la stampa, curiosa e cordiale.
Nonostante la devastante crisi economica e le eccezionali avversità metereologiche che hanno rallentato l’allenamento  e compromesso i percorsi è tutto pronto per una quinta edizione particolarmente tecnica e selettiva con i migliori 38 cavalli  di specialità.
Prologo spettacolare all’ippodromo sivigliano di Dos Hermanas, arrivo e ripartenza al Rocio, prezioso pueblo blanco meta di pellegrinaggi al magico santuario della Virgen del Rocio con la sua sabbia dorata che ci guida fino alla spiaggia atlantica di Matalascanas.
I tracciati in linea si svolgono magicamente di parco in parco, dalle dune alle montagne andaluse (0 - 2.000 mt.) sotto l’occhio vigile delle Securities forestali e scortati da quad e Rinos 4x4 dell’organizzazione. Da Donana, Las Marismas, Sanlucar de Barrameda, Zahara, Ronda, Antequera, Granada, Sierra Nevada, Sierra de Baza fino alla sorgente del Guadalquivir che nasce nella Sierra de Cazorla.
Un autentico viaggio mozzafiato tra natura, arte, storia, tradizioni ed enogastronomia… A questo proposito non posso non citare la Manzanilla “La Gitana” (bianco di Sanlucar de Barrameda 15°) della famiglia Hidalgo degustata fredda seduti sul cassone del Pick up di Eduardo Sanchez senior brindando in movimento con calici di cristallo cavalli alla mano verso la scuderia del Rocio.
Come non posso dimenticare il mio compagno di squadra Maximiliano Portes con cui chiuderemo ottavi in classifica, e il suo inimitabile prosciutto “Jamon Jabugo” dispensatoci in ogni occasione conviviale.
Alla fine, per la prima volta, stravincono i francesi nella categoria a squadre: i coniugi Maldera battono allo sprint finale i coniugi Gaillard. Nella categoria binomi si impone per il secondo anno consecutivo l’amico Eduardo Sanchez Hidalgo con Hermes di 17 anni!
Personalmente mi godo l’inatteso titolo di miglior cavaliere del Raid evidentemente guadagnato grazie ad un miracolo tecnico - etologico realizzato con Picapiedra, cavallo particolarmente sensibile, per molti problematico e soprattutto carente di allenamento ma, per fortuna, in ottima salute e forma fisica vivendo libero nella finca di Josè Manuel.  Grazie Pica, cavallo da guerra!... Che emozioni…
Ora sorrido vedendo le sue foto prima, tondo come una mela, e dopo il raid, più asciutto ed elastico con invidiabili addominali, pronto a ripartire attivo e regolare per altri 500 Km. visti i suoi parametri più che perfetti nella visita effettuata dopo soli 4 minuti dalla meta finale.
Ed è per questo che adoro il Raid Kaliber: anche come opportunità di allenamento fisico e mentale dove le qualità strategiche costruite dal primo giorno emergono all’ottavo selezionando senza alibi cavalli e cavalieri… Insomma un autentico laboratorio formativo per tutti dai 14 ai 72 anni dove ci si confronta con stile, rispetto e valori autentici!
Chiudo con i doverosi ringraziamenti a tutti, nessuno escluso, particolarmente per l’assistenza e l’ospitalità fornitami anche da altre squadre, gli amici Paco e Bettina con Lobito, tutta la famiglia del Raid, Josè Manuel e Pilar che mi hanno tenuto e fatto sentire a casa loro anche dopo alla Feria de Abril, le Istituzioni e gli Sponsors del raid, gli amici fotografi Paula, Steph, Susanne, la Stampa Francisco e Joacquin, tutto il personale tecnico e non, nonché a tutti i cavalli, cavalieri e assistenze che all’ultima fiesta alle 5 della mattina a Cazorla mi hanno fatto letteralmente “volare” di braccia in braccia sulle note di Mimmo Modugno in spagnolo per un arrivederci a presto!
Quindi grazie di cuore a tutti per avermi consentito un ulteriore prezioso e impagabile arricchimento personale fatto di sacrificio, colori, sapori e profumi andalusi… Buon pascolo Picapiedra!
P.S. Già in previsione del sesto Raid Kaliber Andalucia, augurandomi di non essere più l’unico italiano, offro la mia totale disponibilità per ogni genere di informazioni al numero 347 9395293.
Stefano Chidichimo
Raid logoPer il secondo anno consecutivo, Stefano Chidichimo si è reso protagonista di un'esperienza dal fascino particolare. Il cavaliere italiano ha partecipato al V° RAID Kaliber in terra Andalucia, un misto tra trekking ed endurance dal sapore antico ma dalle velocità moderne. Solitamente non ci occupiamo di quanto non è regolamentato da FISE e FEI ma per questo splendido evento facciamo, con grande piacere, un'eccezione. Riceviamo e pubblichiamo V° RAID KALIBER ANDALUCIA… IL SOGNO CONTINUA! Anche quest’anno, grazie  alla disponibilità dell’Equiconfor e alla preziosa sponsorizzazione della KAIROS s.r.l. riesco ad organizzarmi all’ultimo tuffo per rappresentare l’Italia nella gara-raid più lunga del mondo. Ad aspettarmi a Siviglia il patron dell’evento Don Josè Manuel Soto Alarcon e famiglia, il suo cavallo Picapiedra, ispano arabo di 12 anni mio compagno di avventura… e la stampa, curiosa e cordiale.

Nonostante la devastante crisi economica e le eccezionali avversità metereologiche che hanno rallentato l’allenamento  e compromesso i percorsi è tutto pronto per una quinta edizione particolarmente tecnica e selettiva con i migliori 38  cavalli  di specialità.

Prima tappa: DonanaPrologo spettacolare all’ippodromo sivigliano di Dos Hermanas, arrivo e ripartenza al Rocio, prezioso pueblo blanco meta di pellegrinaggi al magico santuario della Virgen del Rocio con la sua sabbia dorata che ci guida fino alla spiaggia atlantica di Matalascanas. I tracciati in linea si svolgono magicamente di parco in parco, dalle dune alle montagne andaluse (0 - 2.000 mt.) sotto l’occhio vigile delle Securities forestali e scortati da quad e Rinos 4x4 dell’organizzazione. Da Donana, Las Marismas, Sanlucar de Barrameda, Zahara, Ronda, Antequera, Granada, Sierra Nevada, Sierra de Baza fino alla sorgente del Guadalquivir che nasce nella Sierra de Cazorla. Un autentico viaggio mozzafiato tra natura, arte, storia, tradizioni ed enogastronomia… A questo proposito non posso non citare la Manzanilla “La Gitana” (bianco di Sanlucar de Barrameda 15°) della famiglia Hidalgo degustata fredda seduti sul cassone del Pick up di Eduardo Sanchez senior brindando in movimento con calici di cristallo cavalli alla mano verso la scuderia del Rocio. Come non posso dimenticare il mio compagno di squadra Maximiliano Portes con cui chiuderemo ottavi in classifica, e il suo inimitabile prosciutto “Jamon Jabugo” dispensatoci in ogni occasione conviviale. Alla fine, per la prima volta, stravincono i francesi nella categoria a squadre: i coniugi Maldera battono allo sprint finale i coniugi Gaillard. Nella categoria binomi si impone per il secondo anno consecutivo l’amico Eduardo Sanchez Hidalgo con Hermes di 17 anni! Personalmente mi godo l’inatteso titolo di miglior cavaliere del Raid evidentemente guadagnato grazie ad un miracolo tecnico - etologico realizzato con Picapiedra, cavallo particolarmente sensibile, per molti problematico e soprattutto carente di allenamento ma, per fortuna, in ottima salute e forma fisica vivendo libero nella finca di Josè Manuel.  Grazie Pica, cavallo da guerra!... Che emozioni… [caption id="attachment_1688" align="alignleft" width="385" caption="Gracias Andalucia"]Gracias Andalucia[/caption] Ora sorrido vedendo le sue foto prima, tondo come una mela, e dopo il raid, più asciutto ed elastico con invidiabili addominali, pronto a ripartire attivo e regolare per altri 500 Km. visti i suoi parametri più che perfetti nella visita effettuata dopo soli 4 minuti dalla meta finale. Ed è per questo che adoro il Raid Kaliber: anche come opportunità di allenamento fisico e mentale dove le qualità strategiche costruite dal primo giorno emergono all’ottavo selezionando senza alibi cavalli e cavalieri… Insomma un autentico laboratorio formativo per tutti dai 14 ai 72 anni dove ci si confronta con stile, rispetto e valori autentici! Chiudo con i doverosi ringraziamenti a tutti, nessuno escluso, particolarmente per l’assistenza e l’ospitalità fornitami anche da altre squadre, gli amici Paco e Bettina con Lobito, tutta la famiglia del Raid, Josè Manuel e Pilar che mi hanno tenuto e fatto sentire a casa loro anche dopo alla Feria de Abril, le Istituzioni e gli Sponsors del raid, gli amici fotografi Paula, Steph, Susanne, la Stampa Francisco e Joacquin, tutto il personale tecnico e non, nonché a tutti i cavalli, cavalieri e assistenze che all’ultima fiesta alle 5 della mattina a Cazorla mi hanno fatto letteralmente “volare” di braccia in braccia sulle note di Mimmo Modugno in spagnolo per un arrivederci a presto! Quindi grazie di cuore a tutti per avermi consentito un ulteriore prezioso e impagabile arricchimento personale fatto di sacrificio, colori, sapori e profumi andalusi… Buon pascolo Picapiedra! P.S. Già in previsione del sesto Raid Kaliber Andalucia, augurandomi di non essere più l’unico italiano, offro la mia totale disponibilità per ogni genere di informazioni al numero 347 9395293. Stefano Chidichimo
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