
Le gare di endurance di un tempo, le cosiddette "tecniche" stanno scomparendo. Alle difficoltà dettate dai tracciati cosiddetti "tecnici", si preferiscono le gare "flat", più veloci e più facili, almeno per i cavalieri.
Dislivelli, sassi, guadi, contropendenze, rimarranno dei ricordi, quando l'endurance era un semplice sport, quando solo una vera passione ispirava a cimentarsi in una pratica così difficile.
Poi sono subentrati i business, destinati a pochi ma che fanno gola a tutti! Giustamente i tempi cambiano e l'endurance si è dovuto adeguare rispondendo a dei canoni calati dall'alto.
Ricordo che tanti anni fa, il proprietario di un centro ippico mi disse: "
quando iniziai con i cavalli, andava molto di moda il trekking trasformato da alcuni in endurance. Poi intorno al maneggio iniziarono a costruire senza controllo impedendoci di uscire anche solo in passeggiata.
Dovetti rivedere i miei piani se non volevo chiudere; inizia mio malgrado, a dedicarmi al salto ostacoli e alla monta americana".
A volte, quando vedo in azione i camion che stendono l'asfalto, penso che anche l'endurance, quello di un tempo, scomparirà. Rimarranno pochissime gare e circuiti per pochi.
Foto Luca Migliarini...(Campo Imperatore, AQ)
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LG