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Lettera aperta alla mia puledra
Abbiamo deciso di pubblicare questa lettera apprezzando la semplicità e la schiettezza dell’autore; il rispetto verso il nostro animale è un atto di umiltà ed un ringraziamento per quello che esso stesso ci regala sempre, senza mai portare rancore.
“Nell’andare a cavallo noi prendiamo in prestito la libertà, ma è solo un prestito” di Helen Thomson
Si chiama LADY MARIA STELLA………
Il 28 febbraio scorso mi sono iscritto alla 1° Tappa del Campionato Endurance Lazio che si disputava presso il C.I. Equiconfor di Cerveteri nella categoria CEN*/R.
Sia io che Lady eravamo molto “emozionati” per il debutto in questa nuova categoria; io in particolare pensavo di disputare una buona gara forte della vittoria del Campionato Debuttanti dello scorso anno.
Il primo tratto di gara fila via regolare, senza particolari problemi, alla prima sosta siamo leggermente in ritardo sulla media massima prevista ma nulla di preoccupante, tutto pianificato.
Anche il secondo tratto non procura difficoltà impreviste, LADY sta bene, il cardio ci da ragione ed al galoppo segna è sempre nel range giusto.
Penso che tutti gli allenamenti fatti siano stati azzeccati e mi sento tranquillo. Anche la mia compagna di gara corre senza alcuna distrazione.
Arriviamo alla seconda sosta, io e LADY ci dissetiamo, lei mangia dalle mani dell’assistente delle carote e poi, con l’arto anteriore destro inizia a grattare il terreno… penso ad un problema… poi mi accorgo che altri cavalieri stanno ripartendo e lei mi fa cenno di ripartire, non li vuole lasciare allontanare.
Partiamo anche noi e dopo poco decido di scendere da cavallo per superare un fosso con un passaggio un po’ al limite.
Aiuto LADY che vola letteralmente sull’acqua quindi risalgo a cavallo e riparto.
Ecco…a questo punto commetto il mio primo errore. SCUSAMI LADY. La mia superbia non mi fa capire che la sella arretrata sulla tua schiena potrebbe essere un pericolo per entrambi. Decido di non fermarmi, ecco il secondo errore, manca poco al termine del primo giro. All’improvviso la sella gira sul lato destro di LADY ed io cado rovinosamente mentre eravamo al galoppo. Forse per lo stupore di un’azione tanto repentina, non riesco a trattenere le redini di LADY che, spaventata dalla sella rovesciata, fugge tra i campi di Cerveteri, ecco il terzo errore.
A questo punto la disperazione si impadronisce di me ed il pensiero corre….penso a quello che ho causato alla mia amica, alla mia compagna di gara, prego che il buon DIO non le faccia accadere nulla.
Dopo dieci minuti a piedi, ritrovo la mia sella gettata a terra ad una lato della strada ed all’improvviso vedo LADY che al trotto torna verso di me.
RINGRAZIO DIO per avermela restituita e TI CHIEDO SCUSA cara LADY per non essermi fermato quando dovevo. SCUSAMI se ti ho messo in pericolo. SCUSAMI per aver pensato prima alla gara e poi al tuo benessere. SCUSAMI e ancora SCUSAMI.
LADY sta bene, per qualche ora è stata spaventata, ma al rientro a casa, alla vista di luoghi amici si è calmata.
Io non smetterò mai di chiederle SCUSA per gli errori che ho commesso. Sono sicuro che Lei mi abbia già perdonato…questi splendidi compagni di gara non portano rancore.
P.S. per tutti quei cavalieri che devono sempre arrivare costi quel che costi
Mario FERRARI
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